N come nostalgia N come Napoli

Nostalgia è una parola particolare, da immediatamente l’idea della malinconia la associamo oltre a tanti momenti della nostra vita soprattutto a chi ha dovuto emigrare. Ognuno è legato alla propria terra, dove ci sono le radici, gli affetti, i ricordi. La nostalgia è avvolta spesso in un’aura romantica e dolce che però può far male. Chi meglio di musicisti e poeti potevano esprimere al meglio questa sensazione. Canzoni come Lacreme napulitane, Santa Lucia luntana, ‘A cartulina, con versi e musiche struggenti hanno fatto da colonna sonora alla nostalgia di chi era emigrato: “pe' terre assaje luntane”. Il senso di appartenenza alla città è diverso rispetto agli altri emigranti perché la città è diversa da tutte le altre, ti puoi allontanare, ma Napoli non ti lascia ti rimane attaccata alla pelle al cuore e all’anima. Sofia Loren ha sempre precisato nelle interviste “italiana? no napoletana” la stessa risposta la dava Bud Spencer famoso ed amato oltreoceano ed infine il maestro Riccardo Muti ha detto mentre veniva ricevuto dal re di Spagna, con grande fierezza “io sono napoletano” Napoli ha generato grandi artisti e molto probabilmente il loro talento sarebbe comunque emerso, ma se è vero che l’ambiente dove si vive e l’atmosfera che vi si respira influenzano il carattere è lecito pensare che forse l’essere nati a Napoli li ha privilegiati rendendoli “grandi”. Nel film “Benvenuti al sud” c’è una frase “chi viene a Napoli piange due volte, la prima quando viene e la seconda quando se ne va”. Il regista americano Jonn Turturro ha dedicato a Napoli il suo ultimo film “Passione” che inizia con una frase “Ci sono luoghi dove uno va una volta e basta e poi c’è Napoli”. In un’antica canzone napoletana “Dduje paravise" di E.A.Mario, due vecchietti che erano in paradiso dopo un po’ si ammalarono di nostalgia e chiesero di poter tornare a Napoli per loro era quello il paradiso, l’essenza è questa il legame alla città è straordinariamente forte possiamo dire che è una realtà unica e singolare è la città dei contrasti c’è la Napoli piena di sole che rende i colori vivaci ancora più intensi e brillanti dove anche il cielo ha un colore più vivo che altrove e poi c’è il mare, con i suoi toni azzurri impossibili da descrivere, tale è la sua bellezza e poi il contrasto c’è la Napoli sotterranea buia, profonda, misteriosa c’è la Napoli della fede accanto paradossalmente alla superstizione. Dove possiamo trovare un posto cosi, dove l’allegria può mescolarsi alla tristezza e il riso e la comicità possono andare a braccetto col dolore. Come potrebbe essere diverso lo spirito del napoletano se vive e respira dove tutto è il contrario di tutto ecco il perché della battuta sempre pronta in una città che è un teatro a cielo aperto e spesso per superare i problemi si è dovuto inventare una filosofia che non si impara sui libri ma per le strade e per i vicoli. Napoli città unica e preziosa dalle mille facce piene di luce come può esserlo solo un meraviglioso diamante.

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