Il pensiero di Striscia la Notizia sull’entrata di Insinna in politica
Flavio Insinna dichiara di voler entrare in politica e Striscia la Notizia risponde a tono. Continua il duello a distanza fra il tg satirico e il presentatore. Ormai l’ex conduttore di “Affari Tuoi“ e Antonio Ricci sono ai ferri corti e continuano a lanciarsi accuse e dichiarazioni.
Dopo l’intervista di Flavio Insinna al Corriere della Sera in cui affermava di voler lasciare la tv e magari entrare in politica, la redazione di Striscia la Notizia ha deciso di lanciare un comunicato stampa.
Antonio Ricci ha risposto punto per punto alle accuse del conduttore, a partire dalla polemica sul “femminicidio”. “Insinna polemizza con l’uso del termine “femminicidio”, – si legge nella nota diffusa da Striscia – ma evita di ammettere un fatto facilmente verificabile. Basta andare a pagina 88 del suo libro “Neanche un morso all’orecchio (Mondadori)”, nella quale si legge del suo odio per l’infermiera della terapia intensiva dov’è ricoverato il padre e che lui minaccia, appunto, di femminicidio. Brutta nana st***za, se provi a denunciarmi io domani torno e ti ammazzo con le mie mani”. È stato lui a scrivere queste parole e a confermarle in un’intervista, non qualche suo nemico”. Striscia la Notizia ha poi affermato che l’ideatore del programma non è affatto adirato con lui, come ha affermato il conduttore televisivo nell’intervista, per via degli ascolti. “Insinna sostiene che Antonio Ricci – spiega la redazione del tg satirico – ce l’avrebbe con lui perché ha avuto l’ardire di condurre un programma che andava in onda nel suo stesso orario. Non dice però che Striscia ha sempre avuto dei “competitors”, da Enzo Biagi a Simona Ventura, da Antonella Clerici a Fabrizio Frizzi, da Pupo a Max Giusti fino ad Amadeus, ma con nessuno c’è mai stato alcuno screzio, forse perché si è sempre trattato di brave persone”.
Infine, non poteva mancare un commento sulla volontà di entrare in politica espressa da Insinna: “Ci sarebbe da domandarsi – conclude Striscia – come mai il Corriere della Sera non abbia ritenuto opportuno riproporre a Insinna quelle domande che il Gabibbo gli aveva posto due anni fa, proprio dalle pagine del Corriere e che non hanno mai avuto risposta. Non vorremmo che ci fosse una qualche forma di malinteso rispetto nei confronti di Insinna da quando ha minacciato di entrare in politica, magari perché una persona doppia come lui si troverebbe perfettamente a suo agio in quel mondo”.