La coperta a metà
Tutti conosciamo il significato del sostantivo “Solidarietà” questo termine racchiude tutto ciò che si traduce in impegno etico sociale, attivo e gratuito, teso ad alleviare i bisogni e i disagi di chi è in difficoltà. Sono soprattutto persone come i volontari che con i fatti e le azioni rendono concreta la parola solidarietà. In Brasile qualche tempo fa è capitato che una cagnolina randagia venisse salvata da una signora che la portò nella sua casa. Da quel momento per la piccola Lana, questo il suo nome, la sua vita è stata facile: protetta, nutrita, ma soprattutto amata. Un giorno mentre era al sicuro dietro lo steccato del suo giardino, ha fatto una cosa straordinaria, se si pensa che si tratta di un cane; ha notato all’esterno un cagnolino, solo, abbandonato che tremava dal freddo. Si è resa conto di questa drammatica realtà, forse la sua memoria storica l’ha riportata ai tempi di quando lei era una piccola randagia, ha quindi tirato la sua copertina fino allo steccato e ne ha spinto fuori la metà permettendo così al piccolo randagio di potersi sedere sulla coperta morbida e calda. Inutile dire che è finito tutto bene perché la proprietaria di Lana, ha accolto nella sua casa il cagnolino e possiamo dire che “Tutti vissero felici e contenti”. Al di la della bella storia, che sembra quasi una favola di Natale, dovremmo imparare dagli animali che spesso chiamiamo “bestie”, ma visti alcuni comportamenti di noi “umani” che a volte di umano non hanno davvero nulla dovremmo chiederci: perché continuiamo a chiamarli ancora “Bestie”?