Il Sindaco che non raggiunge gli obiettivi di raccolta differenziata provoca un danno erariale

Dal Sole 24 Ore: “Danno erariale per il Sindaco che non centra gli obiettivi di raccolta differenziata di Ulderico Izzo. Sussiste la responsabilità per danno erariale del Sindaco, dell’Assessore all’Ambiente e del responsabile del servizio ambiente, derivante dai maggiori costi sostenuti dal Comune per lo smaltimento dei rifiuti presso le discariche, a causa del mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata previsti dalla legge. È quanto emerge dalla decisone della Corte dei Conti della Campania, seconda sezione giurisdizionale di appello nr. 578 dello scorso 31 maggio 2016. Il Giudice contabile di appello ha confermato, seppur parzialmente, la decisione della Sezione giurisdizionale della Campania e ha statuito che gli Amministratori comunali, in particolare il Sindaco, sono responsabili per quella parte di danno erariale, causato all’Amministrazione di appartenenza, per non aver vigilato, ai sensi degli articoli 50 e 54 del Tuel, sul corretto funzionamento degli uffici e servizi comunali, omettendo di attivare le misure necessarie correttive per garantire, attuando le prescrizioni di legge in tema di raccolta differenziata dei rifiuti, il raggiungimento delle percentuali minime”. La Corte dei Conti Campania, in funzione giurisdizionale, ha condannato il Sindaco, l’Assessore e il Dirigente del settore ambiente e mobilità, al risarcimento di danni subiti dallo Stato, dalla Regione Campania e dal Comune di Benevento per aver determinato, per effetto dei loro comportamenti gravemente colposi, dei danni conseguiti al mancato rispetto degli obblighi inerenti il mancato raggiungimento delle percentuali minime di raccolta differenziata per gli esercizi 2003, 2004 e 2005. Il danno è stato determinato dall’ingiustificato costo a titolo di tariffa smaltimento rifiuti, dal costo del collasso del piano integrato dei rifiuti e dai costi emergenziali.
La decisione di primo grado è stata confermata dalla II sezione di appello, con la sentenza in rassegna, la quale ha ritenuto di ridurre, nell’esercizio del potere riduttivo, il danno di una ulteriore percentuale del 30 per cento. Sul sito SIORR Sistema Informativo Osservatorio Regionale sui rifiuti – Dati Raccolta Differenziata di cui a: http://orr.regione.campania.it/osservatorio/jsp/front_office/2016_ProvinciadiCaserta.html; per l’anno 2016 la percentuale di rifiuto urbano da raccolta differenziata ammonta ad un misero 31,93%. In questi primi sette mesi del 2017 la percentuale potrebbe essere aumentata come ebbe a dire la DHI, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in Città, con un comunicato stampa dello scorso mese di Marzo 2017 nel quale annunciò che a febbraio 2017 la raccolta differenziata aveva raggiunto quasi il 49 per cento. Ecco, di seguito il testo del predetto comunicato stampa: “Nell’arco degli ultimi tre mesi (dicem.2016-genn. e febbr. 2017, ndr.), nonostante qualche difficoltà iniziale, abbiamo ottenuto risultati abbastanza soddisfacenti sulla Raccolta Differenziata, che ripagano gli sforzi di tutti gli attori in campo: in primis i cittadini, l’Amministrazione comunale, la Polizia municipale e gli operatori della DHI spa. In virtù di questo impegno la percentuale di raccolta differenziata nel comune di San Nicola la Strada è aumentata di circa 20 punti raggiungendo nel mese di Febbraio 2017 il 48,88% (per intenderci la percentuale di Raccolta Differenziata nel mese di Dicembre 2016 era del 27,45% ). Ancora molto c’è da fare per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Regione Campania, ma contiamo di farlo insieme facendo qualche sforzo in più per centrare l’obiettivo finale! Si coglie pertanto l’occasione per ricordare che il successo dell’iniziativa dipende molto dall’atteggiamento e dei comportamenti dei cittadini e dal loro grado di disponibilità nell’osservare e rispettare le modalità di raccolta. San Nicola siamo sulla Strada Giusta!”. A questo punto, di fronte alla mancanza di dati e di trasparenza informativa all’intera cittadinanza sannicolese, ci chiediamo se non sia arrivato il momento di presentare un esposto alla Corte dei Conti della Campania denunciando il mancato raggiungimento dei livelli minimi di raccolta differenziata previsti dalla legge.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post