Russo Spena, Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) ancora in alto mare

L’iter burocratico per l’approvazione del primo Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) è ancora lontano dall’essere approvato con grave nocumento per i cittadini sannicolesi. Il piano urbanistico comunale è uno strumento di gestione del territorio comunale che regola la gestione delle attività di trasformazione urbana e territoriale del Comune di pertinenza. Il PUC nasce dalla necessità di aggiornare ed integrare il vecchio piano regolatore generale(P.R.G.), al fine di adeguarsi alle nuove direttive regionali in termini di coordinamento del territorio. Il nuovo PUC dovrà essere redatto da tecnici specializzati in pianificazione urbanistica, architetti e/o ingegneri specializzati, con l’aiuto di geologi e di avvocati. La competenza nella scelta di tali professionisti spetta ai comuni in base alle linee guida date dalla normativa nazionale e regionale. Tuttavia a tutt’oggi il PUC è ancora in alto mare con termini scaduti più volte ed in attesa di una nuove ed ulteriore proroga. A spiegarlo è l’Ing. Vincenzo Russo Spena che dalla maggioranza viene considerato troppo di parte e, di conseguenza, paga due “peccati Originali”; 1°) è un ingegnere; 2°) è ritenuto uomo di Angelo Antonio Pascariello e per tale motivo identificato come “cementificatore”. Russo Spena oltre che a spiegare cos’è il PUC, ci segnala che siamo alla quarta proroga e spiega le conseguenze che ricadrebbero sul cittadino medio, qualora esso non fosse approvato anche nel prossimo termine di legge. “Qualora il Piano Urbano Comunale non venisse approvato, il territorio comunale, con l’esclusione dei piani urbanistici vigenti e già approvati (piani di lottizzazione convenzionata, piani di recupero, ecc. ) assumerà la connotazione di “Zona Bianca”, e per tale motivo, il territorio comunale sarà assoggettato alle prescrizioni di cui all’art. 9 del Dpr. n° 380/2001. Sottolineo” – ha aggiunto – “inoltre, che la mancata approvazione del PUC non comporterà attualmente nessun problema ai grossi costruttori le cui lottizzazioni sono già approvate ma inciderà fortemente ed esclusivamente sui piccoli interventi dei privati cittadini che non potranno essere più realizzati sino all’approvazione del PUC che in caso di mancata proroga sarà predisposto da un Commissario che non sa nulla del nostro territorio e delle nostre esigenza e di limiterà solamente ad un intervento e redazione di uno strumento prettamente tecnico”. Russo Spena non si ferma all’analisi tecnica della questione ma va nello specifico cercando di spiegare quali siano i veri risvolti a cui dovranno far seguito i cittadini di San Nicola la Strada qualora non venisse approvato il PUC nei termini di legge. “L’articolo 9 della Legge 380/01 in materia edilizia andrà a limitare fortemente il godimento della proprietà privata dei singoli cittadini, in quanto non saranno possibili interventi edificatori, se non di modestissima entità (0,03  metri  cubi  per  metro  quadro), anche sui suoli che ad oggi risultano edificabili, con indici molto più alti, tipo le attuali zone B. Saranno possibili quindi, solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo, restauro, ecc. Detto che la mancata approvazione del PUC comporterà il decadimento del Piano Regolatore Generale verranno meno i presupposti  di applicazione degli interventi di cui alla L.R. n° 19/2009 e ss.mm.ii. (PIANO CASA), proprio perché non c’è più il presupposto di strumento urbanistico vigente. Tale decadenza comporterà nel contempo anche l’inapplicabilità della L.R. n° 15/2000, ossia, non sarà possibile effettuare il recupero abitativo dei sottotetti, a cui molti cittadini sono ricorsi, per sistemare una volta e per tutte l’annosa abitabilità degli stessi. In questo caso, a farne le spese saranno, principalmente i comuni cittadini, i quali non potranno più godere dei vantaggi per effettuare degli interventi di ampliamento dell’esistente, quali ad esempio sopraelevazioni, a cui molti padri di famiglia, sono ricorsi proprio sfruttando il piano Casa, al fine di poter assicurare un tetto ai proprio figli, investendo i risparmi frutti di sacrifici di una vita intera. Tutto ciò inoltre, avrà una forte ripercussione anche sulla già martoriata economicità del nostro territorio, con gli oneri urbanistici che non saranno più incassati dal ente comunale, di cui ricordo si lamenta un dissesto  (non) voluto da questa amministrazione”. Russo Spena conclude dicendo:” Si capisce bene, quindi, che la mancata approvazione del PUC o la mancanza di ulteriori proroga che salverebbe i cittadini sannicolesi, comporterebbe un blocco totale dell’edilizia che già versa in uno stato di profonda crisi, andando per tale ad incrementare il tasso di disoccupazione già altissimo nelle nostre zone. Chiedo quindi al sindaco Marotta a che punto siamo con la redazione del PUC, visto che comuni a noi vicini quale San Marco Evangelista hanno già completato l’iter, e quali siano le misure che la sua amministrazione intende adottare su questo argomento, e quali sono le linee guida ai cui questa amministrazione si ispira. Concludo dicendo che: Il PUC è l’occasione giusta per ridisegnare e dare lustro alla Nostra amata città, dando ad essa uno nuovo slancio, non solo in termini residenziali, ma soprattutto, culturale, aggregativo e sociale”.

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