Casola di Caserta ha accolto gli «Scavalcamontagne»
Dopo la grande accoglienza al Rione Acquaviva, il progetto Scavalcamontagne – parte del più ampio progetto Tradizione & Traduzione diretto da Patrizio Ranieri Ciu – ha risalire i colli tifatini per giungere a Casola di Caserta, ieri sera alle 21.00 in piazza Trivio.
Gli attori della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla sono saliti dai quartieri della Casa Nova al borgo di Casa Hirta per portarvi Prova d’Attore, la esilarante commedia già scelta per rappresentare la Regione Campania a Bruxelles dopo il successo ottenuto a Tirana, in Albania.
Il borgo di Casola di Caserta – che sorge nella parte più ampia dell’altipiano tifatino – nasce come piccola realtà agricola accanto a Casa Hirta, già fondata nell’861 d.C. dai profughi calatini sopravvissuti alle continue devastazioni della città da parte dei Saraceni. Il suo nome deriva dal latino casula, piccola casa. Nonostante segnata da rilevanze artistiche ed architettoniche minori rispetto a Casertavecchia, Casola è la borgata più popolosa del quartiere, con origini comunque antiche, già intorno al mille era presente la chiesa di San Marco Evangelista, come riportato nella bolla di Sennete del 1113.
A tutt’oggi, dello splendido passato che fu restano un magnifico tiglio plurisecolare antistante la chiesa, la presenza di un antico palazzo della corona Borbonica, la casa di campagna, del medico di corte della reggia, e l’eremo di San Vitaliano.
Scavalcamontagne prosegue questa sera con una nuova tappa della tournée a Tuoro di Caserta.