Possibile correlazione tra la camminata e i problemi cardiaci
Uno studio uscito sull’European Heart Journal pochi giorni fa correlerebbe la velocità della propria camminata al rischio di morte per problemi cardiaci essendo un utile campanello d’allarme di indice di un maggiore rischio d’infarto. Questo studio dell’Università di Leicester in Inghilterra si è basato sull’analisi di 420mila persone con età media tra i 50 anni e i 60 anni, tutte in buona salute. Di queste persone si è analizzata la loro camminata considerando se fossero camminatori lenti, normali o veloci, seguendoli per sei anni. In questo periodo di considerazione, dell’intervallo di sei anni, sono morti 1650 soggetti camminatori “lenti” per cause cardiovascolari mostrando un rischio tra 1,8 e 2,4 volte maggiore rispetto agli altri soggetti considerati. Inoltre il rischio di infarto è risultato al massimo per persone con una bassa massa corporea e la velocità di cammino riportata potrebbe in futuro essere utilizzata per identificare gli individui che hanno una bassa forma fisica e un maggior rischio di problemi cardiaci, secondo il ricercatore Tom Yates. Questi ultimi individui potrebbero avere i massimi benefici da interventi chirurgici o altri per aumentare l’attività fisica.