Non è vero ma ci credo
“Non è vero ma ci credo” oltre ad essere un aforisma attribuito a Benedetto Croce, è anche il titolo di una commedia in tre atti del 1942 scritta da Peppino De Filippo. Anche se nessuno ci crede, uno sguardo all’oroscopo lo diamo tutti. Il mistero affascina e cercare il futuro nelle stelle ha origini antichissime. L’uomo per sua natura è curioso ed è sempre stato attratto dall’ignoto e da tutto quello che poteva aiutarlo a scoprire ciò che il destino gli aveva riservato. Sotto forme diverse, queste ricerche sulla divinazione sono state sempre praticate da tutte le civiltà e da tutte le culture. Tornando ai nostri giorni siamo invasi da predizioni di ogni genere previsioni apocalittiche di qualche sedicente santone o millantatori televisivi che lucrano sui creduloni o i disperati. Sicuramente gli astri possono influenzare in qualche modo la nostra vita, se la luna può agire sulle maree, certamente influirà anche su di noi. Ci sono tante teorie e diverse scuole di pensiero per ciò che concerne argomenti quali: l’astrologia orientale, quella occidentale, senza dimenticare la cartomanzia, i Ching, la chiromanzia, le Rune l’elenco è lunghissimo visto che questo tema ha riempito intere enciclopedie. Credere oppure no è sempre una valutazione personale. Se un gesto scaramantico può rassicurarci non si fa certo male a nessuno. Ci sono popoli notoriamente più superstiziosi di altri, in Italia il primato appartiene ai napoletani, ma bisognerebbe andare troppo indietro nel tempo per capirne il perché. Bisogna meditare sulle parole di Umberto Eco “La superstizione, porta sfortuna“