Gli alberi e l’autoproduzione di pioggia
Il clima della foresta pluviale amazzonica ha da sempre affascinato gli studiosi per una caratteristica molto peculiare, nonostante la stagione più piovosa sia tra dicembre e maggio, piogge abbondanti si verificano due o tre mesi prima dell’arrivo dei venti stagionali che trasportano umidità dall’oceano. A chiarire questo mistero meteorologico è stato un team di scienziati dell’università della California di Los Angeles affermando che è la fitta copertura di alberi che crea quelle particolari condizioni di umidità e pioggia anticipate. L’indagine dei ricercatori americani, ha confermato ciò che era già stato ipotizzato, ma finora mai dimostrato. I dati satellitari hanno mostrato che l’aumento dell’umidità sulla foresta pluviale coincide con un crescente “inverdimento” della foresta stessa, ciò che ha portato gli studiosi a pensare che la concentrazione di umidità potesse essere il frutto del vapore acqueo rilasciato dalle piante durante la fotosintesi. Durante il processo di traspirazione, infatti, le piante rilasciano vapore acqueo dai piccolissimi pori presenti sul lato delle foglie rivolto verso il basso. Il team, coordinato dalla scienziata del clima Rong Fu, ha osservato la presenza di quella particolare massa di aria umida prodotta dalla foresta amazzonica grazie ai dati di Aura, il satellite della NASA che fornisce dati per lo studio della composizione dell’atmosfera. Nelle immagini satellitari, l’umidità generata dagli oceani appare più chiara rispetto a quella rilasciata dalle piante. Il motivo di questa differenza risiede nella diversa composizione chimica tra il vapore generato dalle piante e quello che si è formato sopra l'oceano e viene trasportato dai venti. A seguito del processo di evaporazione dell’acqua oceanica, le molecole d’acqua contenenti deuterio (isotopo dell'idrogeno), più pesanti, restano indietro rispetto alle altre mentre “viaggiano”, trasportate dai venti. L'umidità che arriva sul continente è perciò povera di questo elemento. Per cui, l'umidità prodotta dalle piante contiene la giusta concentrazione fisiologica di deuterio. Ne consegue che la fitta coltre di nuvole basse che ricoprono l'Amazzonia, con notevole anticipo rispetto alla stagione delle piogge, è generata dall'umidità prodotta dalla grande massa di piante.