“Snailspace” è il nuovo album di Simone Graziano
Esce il 22 settembre per Auand, il nuovo album del pianista Simone Graziano, dal titolo
“Snailspace”. Ad accompagnare Simone Graziano, qui al piano, synth e Fender Rhodes, in questo percorso alla riscoperta del valore del tempo, ci sono Francesco Ponticelli al contrabbasso e synth, e Tommy Crane, giovane rising star internazionale alla batteria. Impegnato attualmente dal vivo con “Frontal”, Graziano presenterà questo nuovo album in un tour a partire da febbraio 2018.
“Snailspace” è apologia della lentezza, intesa come forma di ribellione. La quarta fatica discografica di Simone Graziano deve il titolo a un racconto di Luis Sepúlveda, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, in cui una lumaca di nome Ribelle, dopo essere stata cacciata dal suo gruppo, viaggia alla ricerca del significato della lentezza. In questo modo, scopre che proprio grazie al suo muoversi a un tempo diverso da tutti gli altri animali, riesce vedere un mondo nascosto, più ricco e denso, solitario e silenzioso.
Scrittura iniziata nel 2015, “Snailspace” è un album dalla lunga gestazione. La lentezza – afferma Simone Graziano – non è riferita alla velocità dei brani, bensì al tempo necessario per crearli. La lumaca aderisce alla terra e, grazie alla lentezza dei suoi movimenti, ne scopre ogni dettaglio. Allo stesso modo, la lentezza creativa fa sì che la musica aderisca a noi stessi, svelandoci una parte che prima non conoscevamo.
Quella di Simone Graziano, è una scrittura ricca, capace di alternare il minimalismo alla complessità. Tutte le tracce di “Snailspace” godono di una struttura compositiva in continua evoluzione: tanto i cambiamenti progressivi, che richiamano la musica elettronica, quanto quelli più bruschi e senza preavviso, permettono di attraversare un ampio spettro di emozioni.
Tbilisi, incipit evocativo di “Snailspace”, è stata scritta nel conservatorio della capitale georgiana in una gelida notte di dicembre, su un pianoforte che aveva due note rotte (fa diesis e si), motivo per cui queste vengono ripetute in modo insistente. Dalla melodia elegiaca di Accident A, seconda traccia dell’album, si passa all’andamento ipnotico e a tratti isterico della successiva Accident R. Emicrania è un crescendo emotivo basato su delle cellule ossessive che pervadono tutto il brano, mentre Neri, dedicato all’infanzia, traghetta, come una nenia, verso l’immaginario onirico e rock di July 2015. Aleph 3, vero e proprio innesto di musica elettronica e jazz, sfocia in una lentissima ballad il cui elemento arcano e misterioso viene ripreso nella traccia successiva, Vignastein, dedicata all’eccentrica e poliedrica figura del critico musicale Giuseppe Vigna. Il congedo dall’ascoltatore si ha con Slowbye, concepito da Graziano e Ponticelli in un’afosa sera d’agosto, come un brano essenziale ed elettronico, in cui ribelle non trova sicuramente una sosta ma una nuova consapevolezza.
In “Snailspace”, sono molteplici anche i rimandi alla letteratura: dal già citato Sepúlveda, all’universo immaginifico di Jorge Louis Borges rievocato con Aleph 3, passando per “Emicrania” di Oliver Sacks, in cui si indaga l’aspetto patologico e rituale del mal di testa cronico. “Snailspace” è un album ricco di suggestioni letterarie al punto da poter essere considerato esso stesso un racconto musicale racchiuso in uno spazio limitato o nell’attività onirica di una notte, ma capace di abbracciare tutto.