Il miracolo di San Gennaro

Vescovo di Benevento, venne decapitato durante la persecuzione di Diocleziano nel 305 nei pressi della solfatara di Pozzuoli. La storia del sangue comincia così. Una donna, raccolse in due ampolle il suo sangue, un secolo dopo, durante la traslazione del suo corpo da Pozzuoli a Napoli un’altra donna portò le due ampolle col sangue rappreso affermando che era quello del santo martire. Esattamente in quel momento il sangue si sciolse come per dimostrare che la donna stesse dicendo il vero, tutto questo sotto gli occhi del vescovo e di tutti i presenti. Da quel momento il sangue si scioglie nelle tre date significative: il primo sabato di maggio (data della traslazione) il 16 dicembre (data dell’eruzione del Vesuvio del 1631 quando per intercessione del Santo la lava si fermò e Napoli venne risparmiata) ed infine il 19 settembre (data del suo martirio). Il fenomeno si manifesta anche sulla pietra porosa impregnata del suo sangue, che è custodita nella piccola chiesetta di Pozzuoli. San Gennaro non è solo il santo patrono per il popolo napoletano, ma viene considerato uno di famiglia al quale ci si può rivolgere anche in maniera poco ortodossa, ma non per mancanza di rispetto, bensì per quel rapporto quasi carnale che si sente per un parente uno che ha lo stesso sangue. Forse è difficile da capire per chi non è nato a Napoli, ma se si chiede ad un napoletano chi è per te San Gennaro, risponderà senza esitazione: “E’ uno di famiglia”. La dimostrazione è tangibile quando ai piedi dell’altare si radunano le “Parenti di San Gennaro” che pregano in napoletano stretto e che se il miracolo ritarda incitano il Santo urlando e chiamandolo “faccia gialla” come a pretendere la liquefazione del sangue perché se ciò non dovesse avvenire sarebbe un cattivo presagio per la città. San Gennaro è uno dei santi più famosi e venerati al mondo infatti la grande comunità di italoamericani che vive a Newyork organizza una grande festa che dura circa nove giorni in Suo onore è un santo internazionale che tutti possono pregare qualunque sia la provenienza o la religione perché, afferma il popolo con lo spirito che lo contraddistingue “visto che è NAPOLETANO se ti può fare un piacere te lo fa”.

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