III Edizione – Scuola di giornalismo investigativo
Inizierà domani, alle 15.00, la terza edizione della scuola di giornalismo investigativo organizzata dal consorzio Agrorinasce e dall’Ucsi Caserta a Casal di Principe, presso il Teatro – Parco della legalità. Diventata, di fatto, un appuntamento annuale di rilievo nazionale, la scuola di giornalismo investigativo – patrocinata anche dall’Ordine dei giornalisti della Campania, dal sindacato dei giornalisti nazionale e regionale FNSI e SUGC, dalla Fondazione POLIS e dall’Università di Caserta Luigi Vanvitelli – propone una programma intenso di approfondimento che quest'anno sarà dedicato ai casi Maria Grazia Cutuli, Giovanni Falcone, Enrico Mattei, Ilaria Alpi, Don Peppe Diana. Per tutti un unico comune denominatore: “Uccisi perché soli”
Indagini, storia e storie di depistaggi, resistenze, processi non ancora conclusi, tre giorni di studio sul primo maxi processo alla mafia, la procura nazionale antimafia e la guerra di Cosa nostra allo Stato con le stragi di Capaci e via D’Amelio; la giustizia sospesa al filo della prescrizione e il caso Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera uccisa nel 2001 in Afghanistan, per lei solo dopo quindici anni, nel 2016, è stato avviato il dibattimento; il caso Ilaria Alpi, inviata del Tg3 uccisa in Somalia nel 1994, per cui la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione; il caso Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, morto nel 1962, da apparente incidente aereo ad attentato e il caso di Don Peppe Diana, assassinato nel 1994 e di un testimone, Augusto Di Meo, considerato testimone oculare ma non testimone di giustizia.
"Coltivare la memoria e la conoscenza come antidoto per la buona informazione e la legalità. È questo il senso di una iniziativa come la Summer School Ucsi che con Agrorinasce abbiamo voluto realizzare anche per scrivere una storia diversa da quella del passato. Ed è importante cogliere ciò che di positivo c'è oggi in un territorio come Casal di Principe – afferma Gianni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce – la scelta del titolo contiene un messaggio importante. Perché la solitudine e l'isolamento possono essere armi letali per chi, con il suo lavoro, percorre la strada della legalità. E lo stesso vale per i territori". “Siamo venuti in periferia perché qui avvengono le rivoluzioni – dichiara il direttore della Summer School Ucsi Luigi Ferraiuolo – e le periferie, come Casal di Principe, non possono essere dimenticate. E’ una scelta simbolica tornare in quella che è nell’immaginario di molti la capitale di Gomorra ed è un altro passo perché la Summer School Ucsi, scuola di giornalismo investigativo, diventi un appuntamento nazionale stabile per i giornalisti. La scuola è gratuita, si tiene in beni confiscati a esponenti della camorra, in cui oggi lavorano anche cooperative che operano nel sociale”.
L’apertura dei lavori con il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il segretario del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania – FNSI Claudio Silvestri e il presidente regionale dell’Ucsi Pino Blasi, prevede due lectio magistralis: di Giuseppe Ayala Pubblico Ministero I Maxiprocesso a Cosa Nostra; già parlamentare e di Claudio Martelli, già ministro di Grazia e Giustizia nel Governo Andreotti e promotore con Giovanni Falcone della Procura nazionale antimafia. Sabato mattina si prosegue con Armando Borriello Presidente “Sindacato Unitario Giornalisti Campania – FNSI”, Leonardo Guarnotta, Giudice istruttore I Maxiprocesso a Cosa Nostra, e i giornalisti Fabrizio Feo inviato Tg3, Francesco La Licata inviato de La Stampa, Antonio Roccuzzo caporedattore La 7 e Toni Mira inviato di Avvenire.
Il pomeriggio sotto la lente i casi Cutuli e Alpi con Leonida Reitano presidente Associazione Giornalismo Investigativo, Luciano Scalettari vicedirettore di Famiglia Cristiana; e il caso Mattei analizzato da Lorenzo Calò Caporedattore de Il Mattino di Caserta con Sabrina Pisu inviata Euronews e con Enzo Calia sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Milano che all’epoca in cui era sostituto procuratore di Pavia ha riaperto il caso sull’omicidio del presidente dell’Eni.
Domenica mattina, con Rosaria Capacchione senatrice, inviata de Il Mattino, Augusto Di Meo, Renato Natale sindaco di Casal di Principe e Raffaele Sardo giornalista de La Repubblica, attenzione puntata sul caso di Don Giuseppe Diana e sul contesto in cui è maturato il suo omicidio a Casal di Principe. Al termine della VI sessione, è prevista una visita nella sacrestia in cui il prete anticamorra fu assassinato.