“Io non rischio”. Campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile
Sabato 14 ottobre, dalle ore 9 alle 19, tra piazza Dante e piazza Carlo 3°, il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale organizza la manifestazione “IO NON RISCHIO” con la partecipazione delle varie Associazioni di Volontariato e le Protezioni Civili di Caserta e Provincia.
“Lo scopo di questa manifestazione –dichiara il Consigliere Comunale Pasquale Antonucci Delegato alla Protezione Civile del Comune di Caserta- è quello di informare i cittadini sulle buone pratiche di Protezione Civile sottolineando i comportamenti che ciascuno deve adottare per ridurre i rischi”.
“Il nostro obiettivo – continua il consigliere Antonucci – è quello di promuovere una cultura della prevenzione, formare un volontario più consapevole e specializzato e avviare un processo che porti il cittadino ad acquisire un ruolo attivo nella riduzione dei rischi”.
Il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro paese. Il 14 ottobre tutti i volontari di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” nelle piazze dei capoluoghi di provincia italiani, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sui rischi che si possono correre in varie situazioni di emergenza.”
Il cuore dell’iniziativa – giunta quest’anno alla settima edizione – è il momento dell’incontro in piazza tra i volontari formati e la cittadinanza. Ma l’edizione 2017 sarà un’occasione speciale, perché le piazze si arricchiranno di iniziative ed eventi: i volontari, infatti, accompagneranno la cittadinanza in un percorso legato alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi.
“Io non rischio”, è la campagna nata nel 2011 organizzata dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, è promossa dal dipartimento della protezione civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), AiPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi (Istituto di ricerca per la protezione idro-geologica).