Licenziamenti alla Coca Cola HBC Italia di Marcianise
“Nell’arco di due giorni è stato licenziato un dipendente di 57 anni, seguito a ruota da un suo collega; è stato proclamato uno sciopero al quale abbiamo convintamente partecipato, che è rientrato grazie alla promessa ricevuta dai dirigenti della triplice, stando alla quale presto si aprirà la discussione sul piano industriale. Spero di non essere tacciato di atteggiamento sovversivo se chiedo, cosa ne è stato dei due lavoratori licenziati. Mi rivolgo ai colleghi di tutte le sigle ed a quelli senza tessere chiedendo ancora, ce ne laviamo le coscienze sol perché in questi casi la legge Fornero prevede indennizzi economici? Ci saranno alti licenziamenti ? E chi toccherà la prossima volta?”. E’ questa la dichiarazione che ha rilasciato questa mattina agli organi di stampa il dirigente provinciale della Ugl Agroalimentare Ciro De Vita commentando le vicende che hanno riguardato lo stabilimento Coca Cola HBC Italia di Marcianise. “Mi domando ancora" ha concluso il sindacalista "chissà di cosa parlavano le Rsu nelle riunioni milanesi e che fine hanno abbiamo fatto le allegre fotografie scattate con Matteo Renzi che ci fece visita poiché ci considerava un fiore all’occhiello della Campania. Tornii a Caserta e venga a chiedere spiegazioni assieme alla Ugl”.
“Questa mattina ho inoltrato l’ennesima richiesta d’incontro all’azienda” ha ribadito il Segretario regionale Ferdinando Palumbo ”precisando che la Ugl non può, non vuole e non deve ‘appaltare’ a terzi la discussione di argomenti lavorativi che riguardano in maniera collettiva e/o individuale anche i suoi iscritti, i quali si sentono discriminati e non rappresentati. Le posizioni che sono state riferite alle maestranze non ci convincono, noi crediamo che le aziende che investono assumono nuovi lavoratori e ricollocano quelli fuori ruolo”.