La Città ha perso uno dei suoi Figli migliori
“Sit tibi terra levis, Camerata Giovanni D’Andrea”. – Si apre così la nota scritta in ricordo di Giovanni D’Andrea, noto esponente del “La destra” di Caiazzo ed esponente storico del Movimento sociale Italiano. – Non dimenticherò, non dimenticheremo, l’Amore incondizionato e non negoziabile che portavi alla Tua, alla Nostra Terra – continua la nota – né il Coraggio senza ostentazioni, ma anche senza tentennamenti, con il quale hai affrontato la Tua esistenza terrena, senza arrenderTi, mai. L’Amore ed il Coraggio degli spiriti nobili, delle persone semplici, di coloro i quali si offrono e soffrono con umiltà ed in silenzio, andando avanti e guardando in Alto, senza piegarsi alle avversità, senza retrocedere, né cedere di un passo.
Hai vissuto un’esistenza terrena all’impronta dell’impegno sociale e della militanza politica, portati avanti contestualmente anche quando le difficoltà erano tali da apparire insormontabili. Hai pagato con lacrime silenti, stringendo spalle e pugni, restando indomito e a volte solitario, contro democraticissimi antifascisti di ogni colore, che hanno provato a ricattarTi, per il lavoro, prima, sul lavoro, poi… non hai ceduto, mai…e non per orgoglio sterile o incoscienza malsana, ma per un senso di giustizia che Ti rendeva incredulo rispetto ai torti subiti, e Ti faceva ergere contro tutto quello che giusto non era, chiunque colpisse l’ingiustizia, tu eri al suo fianco.
Quanti manifesti avrai affisso, quanti volantini avrai distribuito, quante iniziative avrai avviato, e/o sostenuto, per difendere il territorio… per promuovere i tuoi Valori…per sostenere le tue Idee…?!? e quante volte hai scritto a mano tazebao, esposti, denunce?!?… troppi perché si possano contare… E quando dopo una nottata passata in affissione, la mattina dopo vedevi i “Tuoi” manifesti strappati… quante volte hai fatto spallucce, e Ti sei riavviato, serenamente, in un rinnovato attacchinaggio, stavolta diurno…non per sfidare qualcuno, ma solo perché era necessario che l’informazione fosse tempestiva, e non potevi aspettare.
Sì, hanno provato a batterTi ed abbatterTi, soprattutto negli anni bui, detti di piombo, in cui lo slogan più gettonato dai figli della ricca borghesia, viziata, viziosa, vigliacca e rossa, era “uccidere un fascista non è reato”, ma nessuno di loro, in paese, ha mai osato toccarTi: avevi un sorriso disarmante, un’irriducibile caparbietà, e la gran parte dei Tuoi compaesani, aveva ormai imparato a conoscerTi, e rispettarTi. Ed a volerTi bene. E faceva quadrato, intorno a Te. Tu eri un figlio del Popolo, e soprattutto un Uomo buono. E Ti hanno anche portato la solidarietà, stavolta praticamente tutti, quando il malaffare, pur mettendo in campo tutti i suoi tentacoli, evidentemente anche in persona di insospettabili, non riuscendo a fermarTi, con le Tue inchieste, le Tue proteste, le Tue proposte, ha provato a colpirTi fisicamente. Anche costoro hanno dovuto, allora, imparare a rispettarTi, e temerTi. Non hai accettato compromessi, mai, né Ti sei piegato. Hai tenuto duro. “Boia chi molla”. E, Tu, non hai mai “mollato”. Hai sofferto, anche per la Tua malattia e l’altrui ingratitudine, tuttavia mi piace pensare che Tu sia andato Oltre senza ulteriori patimenti, serenamente, accolto Lì dove sei adesso, da intere legioni di Quanti Ti hanno preceduto, schierate a salutarTi. Resterai nel cuore e nella mente di ognuno di Noi, entusiasta, sensibile, sincero, leale, caparbio, tenace, indomito, così come sei sempre stato. Ti voglio bene, Giovanni, qui tutti Noi Te ne vogliamo, e sarebbe impossibile il contrario. Camerata Giovanni D’Andrea, PRESENTE! La Comunità Militante – Caserta – così si chiude la nota pubblicata sui social da Antonio Mazzella.
Giovanni D’Andrea era un esponente di spicco di “Fare Verde” da sempre impegnato nella protezione del territorio, per cui ha sacrificato una vita e per cui ha subito numerose ritorsioni dalla malavita organizzata fino a subire un attentato per la sua attività ecologista.
Diviene esponente di spicco anche del Movimento Sociale Italiano e affianca Antonio Mazzella quando quest’ultimo diviene commissario de “La Desta” di Caiazzo portando a termine numerose iniziative politiche e sociali. Giovanni D’Andrea viene ricordato da tutti i cittadini e gli amici di una vita come una persona dal cuore buono e a cui difficilmente non si vuole bene fino ad essere definito persona del popolo.