Con amore, Vincent: la storia di chi ha amato, senza essere mai capito

Era il 29 luglio del 1890, quando in quel campo di grano dorato, pieno di sole, nell’Ile-de-france si sparava l’artista olandese Vincent Van Gogh. Autodidatta, autore di circa novecento dipinti e mille disegni, uno dei più grandi artisti di tutto il mondo, divenuto al giorno d’oggi un’icona in ogni ambito. Il personaggio di Vincent Van Gogh, se precedentemente impossibile da comprendere, ed ora alla portata di pochi, affascina ogni tipo di artista: poeti, fotografi, cantautori, registi; “Loving, Vincent”, ha il primato nell’essere il primo film dipinto interamente su tela, per cui c’è stata la gloriosa partecipazione di ben 125 artisti. “Da’ veramente tanto a chi lo guarda” : il film, tradotto in italiano come “Con amore, Vincent”, non ha il compito di parlare della vita del pittore stesso, il suo compito è infatti un altro. Con quest’opera d’arte, si è giunti ad una sorta di personale metateatro pirandelliano: la rottura dello schermo è fondamentale, e lo spettatore è indotto ad immedesimarsi completamente nell’artista, per immergersi poi, nel controverso e meraviglioso labirinto, che è la mente di Van Gogh. Le pennellate e i colori vivaci, portano lo spettatore a rivivere la vecchia e colorita cittadina frequentata dall’artista, come fosse un luogo familiare, ed in parte personale; guardare le stelle che pulsano nel cielo, luminosissime, il fumo di una sigaretta, sentir ridere i personaggi e bere un bicchiere di vino rosso nelle campagne francesi, non è mai stato così reale. Oltre ad esserci un coinvolgimento “fisico”, però, per cui ad un certo punto si “entra” nello schermo, c’è un qualcosa che va al di là del film, al di là della storia. La domanda che tutti si sono posti, fra le lacrime, appena le luci si sono riaccese, è stata: “Perché, Vincent, perché ci hai fatto questo?”.
“Solo ora capisco cosa cercavi di dirmi e quanto soffrivi sapendo d’aver ragione e come cercavi di liberarli. Ma loro non ascoltavano, forse ascolteranno ora. No, non sapevano amarti loro, nonostante il tuo amore fosse così vero. E quando non ci fu più ombra di speranza in quella notte di stelle, ti sei tolto la vita come spesso fanno gli amanti. Ma avrei voluto dirti, Vincent, che questo mondo non era adatto a un uomo così tanto bello, come te.”
Don Mclean, Vincent (Starry, starry night), “Amercan Pie”, 1971
Nelle sale italiane dal 16 al 18 ottobre, 2017.

 

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post