Il teatro lirico più antico (e bello) del mondo
Un giorno come oggi di duecentottanta anni fa il re di Napoli Carlo di Borbone inaugura, nel giorno del suo onomastico, il primo teatro lirico al mondo, quarantuno anni prima della Scala di Milano (costruita da un allievo dell’architetto del teatro partenopeo): il teatro San Carlo. Costruito in soli duecentocinquantasei giorni dagli architetti Angelo Carasale e Giovanni Antonio Medrano, il San Carlo divenne fin dai primissimi anni un vero e proprio tempio della musica lirica europea, ospitando artisti internazionali del calibro di Gluck, Rossini, Verdi, Cimarosa e Donizetti e favorendo inoltre lo sviluppo della già florida scuola musicale napoletana. Il teatro venne distrutto da un incendio nel 1816, ma in soli dieci mesi fu ricostruito dall’architetto neoclassico Antonio Niccolini, per diretto interessamento di re Ferdinando I. Il San Carlo appena ricostruito era un vero e proprio spettacolo: gli interni seguivano il gusto neoclassico di Niccolini, che si ispirò ai recenti ritrovamenti negli scavi di Pompei ed Ercolano e le tappezzerie della casa della lirica partenopea furono rivestite di blu e di argento (i colori dello stemma dei Borbone), conferendo al luogo un aspetto fiabesco. Il grande scrittore francese Stendhal, giunto a Napoli nel 1817, dirà : «Gli occhi sono abbagliati, l'anima rapita. […]Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea». Il teatro subì il ridimensionamento di Napoli dopo l’unificazione nazionale, a scapito dei teatro dell’Italia settentrionale, ma mantenne immutata la sua fama ed il suo fascino. E’ l’unico teatro in cui non si è mai smesso di recitare, neanche sotto i bombardamenti che lo danneggiarono nel 1943. Secondo una classifica stilata dall’emittente statunitense “National Geographic”, il teatro San Carlo risulta essere “il teatro più bello al mondo”. Ed i napoletani dovrebbero essere orgogliosi delle loro meraviglie.