Pompei: esempio di un Paese che vuole andare avanti
Il celebre scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe, visitando gli scavi archeologici appena iniziati a Pompei nel 1748, scrisse: “Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante.” Come affermato da uno dei maggiori scrittori europei dell’età romantica, è davvero difficile trovare qualcosa di più interessante ed emozionante degli scavi di Pompei. Visitare i resti delle antiche città romane distrutte dall’eruzione vesuviana del 79 d.C., significa intraprendere un viaggio nel tempo nell’epoca romana, scoprendo abitudini, usi e costumi dei nostri antenati. Questa è una vera e propria scuola, che va oltre il semplice libro di testo: visitare Pompei significa camminare su quelle strade percorse dai nostri antenati, vedere le loro case, toccare le pietre con cui vennero costruite, rimanere folgorati dalla bellezza degli affreschi e comprendere cosa volesse davvero significare essere un cives romano. Il patrimonio di cui stiamo parlando è immenso e unico al mondo. Ma fino a qualche anno fa, Pompei vessava in condizioni terribili e non consone ad un sito archeologico di questa importanza a livello mondiale: i servizi erano scadenti, le domus fatiscenti e pericolose, la manutenzione ai minimi. La svolta è avvenuta negli ultimi tre anni, grazie al grande lavoro del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che ha promosso e valorizzato il “Grande Progetto Pompei”, un’azione del Governo italiano tesa a preservare e tutelare l’immensa bellezza di Pompei e dei suoi scavi. Dopo anni di vergogna a livello internazionale (causata dai frequenti crolli delle antiche dimore romane), l’area archeologica pompeiana è tornata ad essere uno degli orgogli del nostro Paese nel mondo: nel 2016 più di tre milioni di turisti hanno visitato gli scavi e il numero, date le numerose manifestazioni di quest’anno (come la visita notturna degli scavi nei mesi estivi) sono destinati a crescere. Pompei è dunque uno dei simboli di un Paese che vuole andare avanti, consapevole della propria immensa cultura e della propria immensa potenzialità. Ma per fare ciò è importante crederci.