Budapest dedica una statua a Bud Spencer

L’amore che non ti aspetti: quello di Budapest per Bud Spencer. La capitale ungherese dedica una statua all’indimenticato attore Carlo Pedersoli, che lo ritrae nei panni di Bambino in “Lo chiamavano Trinità”. Ai piedi della statua una frase, in lingua ungherese, che riprende quella storica di Terence Hill: “Mi sohasem veszekedtunh”, ossia: “Non abbiamo mai litigato”.La statua dell’artista Szandra Tasnadi è stata inaugurata alla presenza delle  due figlie di Bud, che  profondamente commosse, hanno tolto il telo e presentato l’opera ai presenti. Budapest e l’Ungheria amano così tanto l’attore napoletano per motivi che potremmo definire sia cinematografici che storico-politici.
Negli anni ’60 e ’70, infatti, i film western americani non erano ammessi in Ungheria, così come in tutti i Paesi del blocco sovietico per motivi di censura politica. Gli ungheresi “ripiegavano”, quindi, sui western europei, tra cui quelli italiani, che facevano la parte del leone. “Lo chiamavano Trinità”, in breve tempo, divenne un vero e proprio cult, amato da generazioni di ungheresi che potevano così seguire le gesta di Bambino e di suo fratello Trinità nel film girato da E.B. Clucher, al secolo Enzo Barboni

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