Quali sono le vere origini del Natale?
Natale, Christmas, Noel… tanti termini diversi usati per designare un unico grande evento aspettato con ansia e felicità da grandi ma soprattutto da piccini. Lucine, grandi e colorati Alberi di Natale, Luminarie che addobbano tutte le città e paesi diventando una vera e propria attrazione turistica, Presepi viventi e non, dolci tipici principalmente a base di miele e frutta secca: sono solo alcune delle tradizioni tipiche che caratterizzano questo attesissimo giorno. Nonostante ciò, ci si chiede: da dove ha origine il Natale? Dalla Bibbia o dal paganesimo? Come è universalmente noto, il giorno di Natale celebra la nascita di Gesù Cristo, colui che sarebbe stato poi identificato da buona parte degli appartenenti alla religione ebraica come il Messia profetizzato dalle Sacre Scritture. I cristiani iniziarono a festeggiare il giorno del Natale solo intorno al IV secolo d.C., riallacciandosi a tradizioni e festività già esistenti e caricandole di un messaggio completamente nuovo. Tra queste va sicuramente menzionata la festa ebraica dell’Hannukkah, in cui viene ricordata la consacrazione del Secondo Tempio di Gerusalemme, ordinata da Giuda Maccabeo dopo la terribile occupazione ellenica del II secolo a.C. Essa, dura 8 giorni a partire dal venticinquesimo giorno del mese di Kislev che, coincide con il mese di dicembre. Durante questa festa, gli ebrei accendono progressivamente le otto candele della Chanukiah, simbolo dell’accensione del candelabro del Tempio. Tuttavia, è importante notare che il Natale ha origini non solo religiose, ma anche laiche e pagane. Quasi tutti gli aspetti dell’osservanze del Natale hanno le loro radici nella tradizione Romana. Alcuni riferimenti sulla festività del Natale risalgono al IV secolo dove la tradizione cristiana si intreccia con quella popolare e contadina. È considerato probabile che le prime celebrazioni del Natale furono in reazione ai Saturnali Romani, una festa del raccolto che segnava il solstizio dell’inverno, la “rinascita” del sole, e onorava Saturno, il dio dell’agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di doni e sontuosi banchetti. Inoltre già nel calendario romano il termine “Natalis” veniva impiegato per molte festività: il “Natalis Romae” (21 aprile), che commemorava la nascita di Roma e il “Dies Natalis Solis Invicti”, la festa dedicata alla nascita del Sole, introdotta a Roma da Eliogabalo (imperatore dal 218 al 222) e ufficializzato per la prima volta da Aureliano nel 274 d.C. con la data del 25 dicembre[21][22]. Quando il Cristianesimo diventò la religione ufficiale di stato dell’impero Romano, nel 380 d.C, con l’Editto di Tessalonica, Papa Giulio I decise di far confluire le feste di origine popolare con la cristianità: nasce così il Natale come lo si conosce oggi. La celebrazione del Natale raggiunse il suo culmine in epoca medioevale quando divenne un tempo di consumo e di ineguagliabile baldoria. Presepe e l'albero di Natale, infatti, sono tradizioni di origine medievale.