Intervista a Giorgio Magliocca
Giorgio Magliocca: “Cerco di fare la Politica con la P maiuscola; Ente in dissesto. Situazione complicata ma facciamo il possibile; Il Biodigestore scelta non adeguata”.
1) Giorgio Magliocca. Sindaco di Pignataro e Presidente della Provincia di Caserta. Una prima vita, la sua giovinezza, passata in AN, fino all'arresto e la detenzione in carcere che dura circa un anno. Poi l'assoluzione da tutte le accuse. Il ritorno a casa. L'inizio di una nuova vita. Riscende in campo per la fascia di primo cittadino e la sua conquista. Poi la vittoria contro il più quotato Marino per la Presidenza della Provincia. Politico di esperienza e di sostanza. Ma chi è in realtà Giorgio Magliocca?
Giorgio Magliocca è un uomo appassionato della Politica, un uomo che crede nei valori che sono alla base del vivere comune. Quei valori che rendono ragione dell’impegno quotidiano, della fatica di ogni giorno, della passione per contribuire a dare una mano allo sviluppo sociale ed economico della comunità. Ciò, in concreto, significa vedere, ascoltare le persone, i cittadini, le loro esigenze, le loro preoccupazioni e cercare insieme agli altri di dare risposte concrete. Ecco, questa è la Politica, con la “P” maiuscola. Io cerco di fare questo.
2)Ormai siamo oltre il traguardo dei 50 giorni di presidenza e ci apprestiamo ad arrivare al fatidico traguardo dei 100 giorni, che in politica sono visti come l'introduzione del libro che ci si appresta a leggere. Però un primo bilancio possiamo farlo anche ora che si sta chiudendo un anno particolarmente emozionante per il Presidente Magliocca. Vittoria schiacciante del piccolo Davide contro il grande Golia. Poi l'emergenza scuole. Come giudica il suo percorso fino ad oggi e quali saranno le questioni principali da affrontare nel 2018?
Dal mio primo giorno ho trovato un Ente in dissesto finanziario. Il mio predecessore, Silvio Lavornia, ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità e grazie anche all’aiuto di tutte le forze politi che del territorio ha cercato di reperire più fondi possibili, date le scarsissime risorse finanziarie a sua disposizione e le funzioni istituzionali che, comunque, sono da espletarsi. Certamente la situazione complessiva sia dell’edilizia scolastica sia della viabilità, sia anche del ambiente non è semplice nella nostra provincia egli innumerevoli problemi sono sotto gli occhi di tutti. Dal mio insediamento ho volute fortemente imprimere una visione d’insieme tesa ad una maggiore attenzione principalmente in due settori: l’edilizia scolastica e la viabilità, settori questi principali per la forte valenza sociale sul territorio.
In estrema sintesi, l’Ente si occupa della gestione e della manutenzione di 1459Km di rete stradale di propria competenza, di attività di controllo e di efficienza della rete stradale, di servizio neve ed emergenze, di programmazione degli interventi per la realizzazione di nuove opera e di adeguamento per la viabilità provinciale, di progettazione e procedimenti tecnico amministrativi correlati, di esecuzione lavori e di collaudo ed altri compiti ancora.
In tema di ambiente e viabilità, ho di recente firmato l’Accordo di Programma con la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli, con il parziale concorso finanziario del Ministero del lavoro e le Politiche Sociali, denominato “Campania Più”, di durata triennale, per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, per recuperare il decoro delle strade e del paesaggio di vaste zone del territorio della provincia di Caserta.
L’Accordo di Programma si compone sinteticamente di due azioni:
– Azione “Campania più Verde”: predispone interventi per la riqualificazione e la manutenzione straordinaria del verde stradale a servizio della rete viaria (sistemazione dei fossi di scolo, delle banchine, degli spazi per aree di sosta, sistemazione di scarpate prospicienti le strade, sistemazione degli svincoli, dele rotatorie, riqualificazione delle aiuole spartitrafico) e del relative sistema di raccolta e smaltimento delle acque superficiali, anche come azione preventive per scongiurare incendi lungo le strade ed abbandoni di rifiuti;
– Azione “Campania più Controlli”: prevede un sistema integrato di vigilanza delle arterie stradali, a più alto rischio di fenomeni di abbandono dei rifiuti e dei conseguenti possibili incendi.
Ora, ritornando ai compiti complessivi dell’ente è molto difficile assolvere a tutte queste funzioni con un Ente in dissesto finanziario e, quindi, con pochissime risorse finanziarie a disposizione; è davvero un’impresa ardua.
In questo contesto finanziario non è possibile fare una programmazione seria ed attenta degli innumerevoli lavori da fare. È un’impresa difficile, che rasenta l’impossibile, ma che cercherò con ogni mezzo di fare e ciò anche con l’aiuto di tutte le forze politiche del territorio per fare quanto è possibile ed a reperire quante più risorse finanziarie possibili.
Ritengo che le questioni principali da affrontare, nel prossimo anno, siano, oltre al mondo della scuola e della viabilità, anche le problematiche dell’ambiente, situazione quest’ultima tanto delicata quanto complessa e che desta, giustamente, molta preoccupazione per l’intera comunità provinciale.
3)Emergenza scuole. Lei ha raccolto una eredità molto pesante. Sin dall'inizio della campagna elettorale ha fatto dell'emergenza scuole un suo cavallo di battaglia. Poi da Presidente ha messo a segno alcuni punti importanti. In breve quale è stata la difficoltà maggiore incontrata fino ad ora su questa problematica che ha colpito migliaia di studenti casertani e soprattutto come intende procedere per la risoluzione definitiva del problema?
L’emergenza scuola. Ho dato attenzione, fin dai primi giorni, al mondo della scuola casertana. Ad oggi vi sono ancora grossi problemi, il primo è quello di assicurare la manutenzione degli Istituti scolastici superiori. Ho vissuto con preoccupazione la vicenda del crollo dell’Istituto “Volta” di Aversa che, per fortuna, non ha avuto tragiche conseguenze. È inutile girarci intorno: senza fondi adeguati, risulta difficilissimo assicurare la manutenzione degli Istituti in tempi rapidi, ma, nel frattempo, mi sto adoperando, insieme alla mia squadra, a dare priorità agli interventi più necessari ed urgenti al fine di scongiurare situazioni di criticità e, quindi, di consentire agli studenti, in primis, la massima serenità.
Da pochi giorni, il settore dell’edilizia scolastica dell’Ente ha concluso i lavori di verifica di messa a terra degli impianti elettrici di tutti gli istituti scolastici superiori e sono anche in corso, per un buon numero degli stessi, le procedure di affidamento dei lavori per l’ottenimento finale dei certificati per la prevenzione di incendio da parte dei Vigili del Fuoco; per i rimanenti istituti, si provvederà al più presto. Ancora si è provveduto ad assicurare la copertura del calore all’interno di tutti gli istituti superiori anche di pomeriggio, in modo da non far interrompere le innumerevoli attività didattiche in programma: open day, corsi di formazione, incontri con le famiglie, scongiurando il pericolo di possibili chiusure anticipate di molti istituti.
Ritengo che ciò siano segnali di attenzione, di risposta concreta dell’Ente verso le richieste legittime, avanzate da tempo, dal mondo della scuola casertana e dalla comunità provinciale intera, perseguiti caparbiamente, nonostante le innumerevoli difficoltà economiche in cui versa da tempo l’Ente, come ho già evidenziato.
Intendo, insomma, ridare una condizione di normalità alla condizione scolastica del territorio.
In tal senso, a giorni, darò un ulteriore segnale di attenzione e di impegno concreto nei confronti del mondo della scuola casertana: revocherò il Decreto di chiusura delle attività didattiche e non, la cui efficacia era stata sospesa fino al 31 dicembre di questo anno dal mio predecessore Silvio Lavornia.
4)Problema terra dei fuochi. Anche se qualcuno asserisce che non vi è nessuna problematica di rilievo sappiamo tutti che il problema esiste e ricadrà, non solo su di noi, ma anche ed inevitabilmente sulle generazioni future. In una terra già martoriata come la nostra, quali possono essere, a suo parere, le azioni da porre in essere per, quantomeno, iniziare a pensare di risolvere il problema? Il sindaco di Caserta e suo avversario nella corsa alla presidenza punta molto sul biodigestore da piazzare a breve distanza dalla Reggia e soprattutto nella vicinanza di alcuni centri abitati come San Nicola, Recale e le altre città limitrofe che stanno cercando di ribellarsi a questa scelta, a loro parere scellerata (ricordiamo che la maggioranza delle amministrazioni di questi paesi sono di sinistra come lo è il sindaco di Caserta). Tale opera può servire, secondo lei, a migliorare la situazione?
L’ambiente rappresenta il contesto vivente dentro il quale siamo letteralmente immersi, cioè tutto il nostro vivere quotidiano ne è assorbito. È chiaro che quanto più l’ambiente è sano, tanto più siamo altrettanto sani noi.
Credo che non sia facile mettere in atto una politica di risanamento e di riqualificazione dell’ambiente, specialmente il nostro, martoriato e violentato oltre ogni modo da decenni, ma credo sia la strada giusta per iniziare ad invertire la tendenza, anzi l’unica.
Ritengo che per far ciò, oltre alle diverse iniziative che il mondo della tecnica di settore mette a disposizione degli amministratori e delle comunità interessate, sia necessario in primis, il pieno sostegno dell’intera popolazione.
Lei mi parla del biodigestore sul quale il sindaco di Caserta vuole puntare. Non so, onestamente, se sul piano tecnico sia una scelta appropriata. Oggi la scienza e la tecnica di settore sono molto avanzate e molte possono essere le opzioni, ma penso che la cosa importante sia costruire un percorso di condivisione con la comunità sulle scelte da fare.
In particolare, bisogna educare l’intera popolazione ad avere rispetto verso l’ambiente e verso la comunità intera a cominciare dai bambini, dalle famiglie, dai gruppi sociali; solo, infatti, con una educazione attenta e con un programma di sensibilizzazione accurato, con comportamenti virtuosi e azioni appropriate, penso, si possa diminuire l’impatto delle conseguenze e dei modi di vivere errati sull’ambiente e di invertire quindi la tendenza che da anni, purtroppo, connota il nostro territorio. Ci aspetta un futuro pieno di sfide: Io sono pronto a dare il mio personale contributo.