Convento dei Lattani apprezzato da Mons. Cirulli

Tra le accoglienti montagne di origine vulcanica e precisamente nella località Gallo, frazione di Roccamonfina, proprio sui Monti Lattani, a 815 metri s.l.m. è situato il Convento di Maria SS dei Lattani. Tra la storia del territorio dell’Alto Casertano, risalta la bellezza e l’unicità di quel Convento abitato dai Frati Francescani Minori, in cui si respira profonda spiritualità, e le cui origini risalgono ad una suggestiva e significativa leggenda, quella del pastorello che portando al pascolo le sue pecore, proprio dove ora si trova la chiesa, notava che al rientro una di esse possedeva una quantità maggiore di latte. Un giorno decise di seguire la pecora e lì vi scorse un’immagine della Madonna. Allertate le autorità ecclesiastiche l’immagine fu più volte sistemata a valle, in chiesa, ma sistematicamente la statua veniva ritrovata nel luogo di origine. Alla fine si capì che doveva essere eretta una chiesa proprio nel luogo del ritrovamento. Infatti si narra che la Vergine Maria dei Lattani elargisca grazie, a chi con vera fede e devozione le fa visita al Santuario. Dopo essere entrati nel portone del convento ed aver oltrepassato il vasto cortile, dal quale è possibile ammirare il panorama dall’altezza di 815 metri, ci si rende conto di essere al cospetto  di un cratere vulcanico ormai spento e ricco di vegetazione castanicola; si nota, sul lato destro accedendo al porticato della chiesa, un’Epigrafe incisa sul marmo in caratteri longobardi, con la quale vengono ammoniti i visitatori essere loro concessa una Indulgenza di 100 giorni, da meritare prima di accedere all’interno della chiesa. La chiesa che risale al 1400 circa, è costruita in stile Gotico, la porta in legno è caratterizzata da rosoni, in cui sono incise figure e simili ornamenti. Essa è incardinata in pietre di stile romanico, sostenute da due colonne esterne, che poggiano su due teste sporgenti di leoncini, formanti il decoro dell’ingresso. All’interno della Basilica si notano attaccate alle pareti, da ambo i lati, due ordini di colonne basaltiche, formanti quattro gruppi, composti ciascuno, di tre colonne distinte e quasi tra di loro sono unite ai capitelli. Dalle colonne centrali, quelle più doppie e più sporgenti, si levano due archi principali, destinati a formare e sostenere, nel punto d’incontro, gli archi acuti o gotici; e da quelli delle colonne laterali partono le nervature, o costoloni, che s’incontrano nel mezzo della volta a Crociera ed hanno nel loro innesto una pietra rialzata a Rosone. Ciò che più sorprende, è che questi archi sono così saldamente tenuti tra loro che, come si è potuto vedere, hanno sfidato i secoli, resistendo anche ad importanti movimenti tellurici. Di grande pregio e bellezza, sono i sei finestroni a lastre colorate, raffiguranti scene sacre. L’Arco trionfale, a tutto sesto, che divide l’Abside dal resto della chiesa, è similmente sostenuto da colonnine di pietra in stile Gotico, e su quest’arco, si scorge lo stemma dell’Ordine Francescano. A metà della chiesa, si trova la Cappella della Vergine Maria, ove è posta la statua (ritrovata dal pastorello secondo la leggenda) che si eleva dal pavimento da tre gradini in marmo, sui quali è posta una elegante balaustra di marmo. Le pareti e il soffitto della Cappella sono finemente decorate con affreschi inerenti la Nascita di Gesù e l’Assunzione di Maria. Ed è proprio da questa bellissima e suggestiva Basilica Mariana che il nuovo Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi, S. E.  Mons. Giacomo Cirulli ha voluto iniziare la visita pastorale della sua nuova Diocesi, celebrandovi alle 11,00 del 1° gennaio 2018 la Liturgia Eucaristica. Accolto con devozione, affetto e ringraziamenti dai suoi nuovi fedeli, S.E. ha mostrato subito disponibilità ad ascoltare chiunque desideri rivolgersi a lui; apprezzando il luogo ed essendo estimatore di luoghi incontaminati dall’aria pura, ha promesso una permanenza durante il periodo estivo, proprio presso il Convento di Maria SS dei Lattani.

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