La Sanità Militare nella Grande Guerra
Ha avuto luogo, lo scorso sabato 13 gennaio, presso il Salone del Tiro a Segno Nazionale di Napoli, un Convegno dal titolo “La Sanità Campale nella 1^ Guerra Mondiale”, organizzato dall'Associazione Nazionale Militari C.R.I., Delegazione della Campania. L'evento, che fa parte di un ciclo di manifestazioni celebrative del primo centenario della Grande Guerra, aveva l'obbiettivo di illustrare il quasi sconosciuto ruolo e l'assoluta sanguinosa importanza che la “medicina delle trincee” ha silenziosamente ricoperto in quel tragico e funesto periodo della nostra storia.
Il Convegno, introdotto dal moderatore, Ing. Vincenzo Di Guida, Delegato Regionale dell' A.N.M.C.R.I., che con professionale maestria ha scandito i tempi e la sequenza degli interventi, è iniziato con un breve saluto di benvenuto, che il Presidente del Tiro a Segno di Napoli, Dott. Francesco Caiafa, ha voluto indirizzare alla folta platea di intervenuti, composta da numerose autorità, civili e militari, da appartenenti alla Croce Rossa ed al mondo della sanità in generale, da un nutrito gruppo di “crocerossine” in uniforme e da rappresentanti di Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Ha preso poi la parola il Gen. E.I. Dott. Carlo Cisbani, che, con appassionata dialettica, ha illustrato, da un punto di vista storico e strategico, le dinamiche delle battaglie più significative e gli sconosciuti retroscena, politici e motivazionali, che hanno condizionato l'intero arco del conflitto. Il Gen. A.M. Dott. Giuseppe Lenzi, abbinando, piacevolmente per il pubblico, la propria allocuzione con una serie di “slides” raffiguranti situazioni, aneddoti e modelli di velivoli dell'epoca, ha riportato quanto fosse, in quei tempi, ancora sperimentale la realtà dell'Aeronautica Militare.
La Crocerossina, Sorella Mara Principato, ha raccontato, sovrapponendo alle parole la proiezione di foto storiche, il lavoro che l'ancor giovane Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa ha svolto nelle retrovie, alle spalle delle trincee, e nei rudimentali ospedali da campo, a favore dei milioni di feriti coinvolti nella Guerra, evidenziando le disumane condizioni di vita nelle quali quelle donne o quelle ragazze erano costrette ad operare. La descrizione delle armi impiegate, sia dall'Esercito Italiano che da quello Austro-Ungarico, condotta con la presentazione di una serie di modelli autentici dall'Arch. Massimo Correra, particolarmente esperto nel settore e, tra l'altro, Vice Presidente del Tiro a Segno di Napoli, ha letteralmente catturato l'attenzione dei molti presenti. La conclusione del convegno è spettata al Dott. Gennaro Auzino, Dirigente Ospedaliero che, con consumata esperienza e dovizia di informazioni, ha sviscerato l'intera casistica delle ferite e delle impietose mutilazioni, ricevute dai soldati in combattimento, e delle patologie, non meno traumatiche, legate alla tremenda vita di trincea.
Per gli organizzatori, la soddisfazione di aver regalato, a tutti gli intervenuti, momenti di cultura storica intervallati a momenti di autentica riflessione personale.