Artificieri distruggono 12 ordigni della Seconda Guerra Mondiale

Dopo 73 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, sul territorio del nostro Paese vengono ancora ritrovati ordigni bellici perfettamente funzionanti e micidiali per le popolazioni circostanti. Per disinnescarle in tutta sicurezza ci vogliono dei signori professionisti, come, in questo caso, gli uomini e le donne del Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare e dei Genieri dell’Esercito hanno provveduto a recuperare e far esplodere ben 12 bombe. Si tratta di personale altamente specializzato ed al vertice dell’eccellenza in questo campo dove è sufficiente una minima disattenzione o mancanza di aggiornamento continuo a provocare immani tragedie. Nello specifico, personale delle Forze Armate appartenenti al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare in sinergia con gli artificieri  del 4° Reggimento Guastatori dell’Esercito di Palermo, mercoledì 17 gennaio 2018, hanno portato a termine, nelle acque antistanti il litorale di Cassibile (SR), la rimozione e messa in sicurezza di ben 12 residuati bellici. Cassibile è la località dove il 3 settembre 1943, segretamente, venne firmato l’Armistizio con il quale il Regno d’Italia cessava le ostilità nei confronti degli Eserciti degli Alleati. Gli ordigni ritrovati, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e di manifattura inglese, erano stati segnalati nei giorni scorsi da privati cittadini e la Prefettura di Siracusa aveva richiesto l’intervento della Difesa. Operatori del GOS della Marina Militare hanno messo in sicurezza la zona, recuperato le bombe situate su un fondale tra 2 e 5 metri e le hanno consegnate sulla riva ai colleghi dell’Esercito, che le hanno fatte brillare in una cava in zona isolata. Questo intervento rappresenta una delle tante attività ad alto rischio che le Forze Armate Italiane conducono in modo congiunto a salvaguardia della pubblica incolumità, svolgendo delicate operazioni volte a ripristinare le condizioni di sicurezza del territorio, dei porti e dei litorali, in mare o nelle acque interne. I Palombari della Marina Militare, gli Artificieri dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività di bonifica ordigni nel rispettivo settore di competenza e sono in grado di condurre operazioni in qualsiasi scenario operativo, in territorio nazionale come all’estero. L’Esercito Italiano grazie alla capacità “dual-use” dei Reparti dell’Arma del Genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, in tutto il territorio Italiano a supporto della comunità nazionale, in interventi di pubblica utilità, come recentemente testimoniato dall’intervento dei militari dell’Esercito in seguito ai noti eventi sismici e meteorici che hanno colpito le Regioni Lazio, Umbria e Marche. Gli artificieri del 21° Reggimento Genio Guastatori compiono circa 250 interventi all’anno su una vasta porzione di territorio che abbraccia le province di Isernia e Latina e l’intera Campania. La bonifica da ordigni esplosivi, per lo più residuati bellici della 2^ guerra mondiale, costituisce uno dei compiti più delicati e importanti che l’Esercito Italiano è chiamato ad assolvere, per la difesa e l’incolumità dei cittadini, sull’intero territorio nazionale e, in teatro di operazioni peacekeeping, come in Libano ed Afghanistan. Infatti, nonostante siano passati circa 70 anni dal lancio di tali ordigni, essi mantengono intatta, se non potenziata, la loro pericolosità. I Reggimenti del Genio dell’Esercito, nonché il Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare Italiana, dispongono di altissima e riconosciuta professionalità e sono costantemente impegnati, tanto in patria quanto nelle numerose missioni di pace all’estero, a contribuire alla sicurezza delle popolazioni colpite da eventi bellici.

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