Agrodolce Eduardo al teatro Bellini
In questi giorni la “ElleDiEffe”, la compagnia teatrale del compianto Luca De Filippo, sta portando in scena al teatro Bellini di Napoli “Questi fantasmi!”, opera scritta da Eduardo De Filippo nel 1945. La commedia (che è stata anche la prima opera eduardiana ad essere rappresentata all’estero, precisamente a Parigi nel 1955) è certamente uno dei capolavori del grande drammaturgo napoletano: indimenticabile è infatti la vicenda di Pasquale Lojacono (“anima in pena”, come introduce l’autore), uomo inetto, che compra una grandissima casa che, secondo le leggende popolari, è infestata dai fantasmi. L’uomo, pur di rendere felice l’amata moglie Maria (“anima perduta”), crede (o, per meglio dire, fa finta di credere) che un fantasma benigno (che in realtà è l’amante di sua moglie, Alfredo Marigliano, “anima irrequieta”) gli porti i soldi, necessari per la futura apertura di una pensione, il vero riscatto della vita fallimentare di Pasquale. La commedia è profonda e significativa: è in scena la Napoli del dopoguerra, incarnata nella figura del portinaio Raffaele (“anima nera”); è in scena il dramma di un uomo ridotto ad indossare una maschera per rendere felice l’amatissima moglie e per riscattare un’esistenza fallimentare; sono sulla scena credenze antiche, di un mondo forse non troppo lontano; ma soprattutto sono sulla scena i sogni infranti delle persone. Lo spettacolo del teatro Bellini è illuminato dalla magnifica interpretazione di Gianfelice Imparato (apprezzato anche nella fiction Rai “I Bastardi di Pizzofalcone”, nel ruolo del vicecommissario Giorgio Pisanelli), nei panni di Pasquale Lojacono: non sfuggono all’attenzione di un pubblico attento la malinconica e mordace comicità, l’espressività eduardiana nei momenti topici dell’opera, dall’iconica scena del caffè all’inizio del secondo atto fino alle emozionanti chiusure del secondo e del terzo atto, l’interpretazione magistrale dei sentimenti di un personaggio quanto mai difficile. Certamente merita poi di essere menzionato Nicola Di Pinto, storico attore della compagnia, nel ruolo del simpatico e non banale personaggio del portinaio Raffaele, una figura ambigua, emblema dell’arte dell’arrangiarsi, creatore implicito della paura nei fantasmi. Lo spettacolo segue vigorosamente la trama originale e lascia, come del resto tutte le opere di Eduardo, un retrogusto agrodolce, che spinge inevitabilmente a riflettere e a pensare ad una Napoli forse non troppo lontana da quella attuale, alimentata com’è da leggende, fantasie, superstizioni, povertà. Più di ogni altra cosa è significativa la riflessione sulla mente umana, sulla psicologia di un personaggio come il protagonista, che fa finta di credere ad una fantasia pur di affermare le proprie ragioni, le proprie aspirazioni e, soprattutto, i propri sentimenti. “Questi fantasmi!” è un dramma umano e psicologico, che deve assolutamente essere riscoperto e apprezzato.