Anti fake news

Mezzo di protezione o strumento di controllo? Scatta la polemica nei confronti della Giunta comunale bellonese. Le fake news (notizie false) si fanno strada attraverso i social media sempre più prepotentemente, colpa perlopiù di siti che cercano di trarre profitto dai vari click ottenuti attraverso l’ausilio di titoli fuorvianti. Si parla spesso di siglare sistemi anti fake news, ritenuti abbastanza rischiosi per l’uso improprio che ne potrebbe scaturire, che rimangono solo idee abbastanza lontane dall’essere realizzate. Come ad esempio il disegno di legge presentato dai senatori Zanda e Filippin. Un’idea attuata dal blog Venture Beat è stata quella di creare un’intelligenza virtuale che identifica gli scritti che ledono la sensibilità o l’onorabilità della persona e che promuovono notizie di cui non si ha riscontro. In larga scala anche questa non sembra un’idea facilmente attuabile perché bisognerebbe creare degli standard che non rischino di limitare l’espressione e a cui tutti i siti decidano di uniformarsi. Fare del vero giornalismo resta il miglior modo di combattere la falsa informazione.
È importante distinguere il reato di diffamazione dal diritto di espressione sancito dall’articolo 21 della Costituzione; facendo attenzione a non far sì che venga violato il diritto a manifestare la propria libertà di pensiero sia in forma orale che scritta. Scrivere una verità che sia di rilevanza e nel limite di contenimento non rientra nel caso della punibilità. La critica ha carattere soggettivo e valutativo e pertanto non è punibile se non scaturisce in una presa di posizione assidua e personale che va oltre il dominio pubblico.
Bisogna essere in grado di riconoscere una notizia falsa da una veritiera e soprattutto bisogna distinguere l’opinione divergente dalla notizia diffamatoria. È diritto di ogni comune decidere per una deliberazione a favore della difesa dalle false informazioni, esclusivamente diffamatorie, in caso si parli di una lesione all’immagine dell’intera amministrazione ed è questo ciò che riporta la stessa delibera firmata dalla Giunta comunale di Bellona. Tante le polemiche al riguardo ma bisogna ricordare che gli elementi giuridici che potrebbero portare ad una possibile e futura querela devono esserci. La preoccupazione che scaturisce da una simile presa di posizione risulta comunque valida se si scorge la possibilità di leggervi un atto di condizionamento per placare la diffusione di notizie scomode riguardo il caso mediatico. Risulta molto importante, in un momento come questo, far luce sulla situazione e far sentire sicure le persone che vogliono esporre semplicemente la loro critica.

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