Letteratitudini: successo e commozione per la giornata della Memoria

L’altro giorno, puntuali si sono riuniti i componenti del gruppo di Letteratitudini: Mattia Branco, Giannetta Capozzi, Lella Coppola, Raffaele De Lucia, Italia Iovine, Raffaele Raimondo, Marinella Viola, oltre alla coordinatrice del gruppo Matilde Maisto, per ricordare la Shoah.
L’incontro è iniziato con la visione di un video musicale, molto toccante, con delle musiche tanto dolci quanto tristi. Fantastico il violino di Auschwitz di Baraban; e che dire di Bob Dylan con la sua Blowin’in the wind, che inizia dicendo “Quante strade deve percorrere un uomo prima che si possa chiamare uomo? Quanti mari deve una bianca colomba sorvolare prima che possa riposare sulla sabbia? Quante volte devono le palle di cannone volare prima che siano per sempre bandite? La risposta amico mio sta soffiando nel vento”; ed infine molto coinvolgente  è stato il video della canzone del bambino nel vento dei Nomadi “…Son morto con altri cento, son morto ch’ero bambino passato per il camino  e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d’inverno e adesso sono nel vento”. E’ comprensibile che già il video sarebbe bastato per creare un vivo dibattito ricordando la Shoah, ma il professore Raimondo ha preso la parola per esporre un itinerario informativo-formativo relativamente al popolo ebreo, mistero della storia: la Shoah. Ha sottolineato che per comprendere meglio il popolo ebreo ed il mistero della storia stessa è necessario conoscere: l’uomo – i popoli – la Storia (le quattro Epoche della storia occidentale). Bisogna considerare che il Medioriente è culla di civiltà e religioni. E’ necessario conoscere la storia del popolo ebraico che risulta essere il popolo prescelto da Dio, come si evince  dalle pagine del Vecchio Testamento, ma essi  furono, nel contempo, accusati di deicidio, ovvero di essere il popolo che aveva compiuto la crocifissione di Cristo. (quest’accusa di tipo religioso perpetuata sino all’età moderna alimentò anche l’antisemitismo di radice nazista).
Fu a seguito della repressione romana che molti Ebrei furono costretti a lasciare la Palestina dando così inizio alla “grande diaspora” del popolo ebraico, ovvero la sua “dispersione”nel mondo.
Ma che cos’è la Shoah? Il termine deriva dall’ebraico (letteralmente significa “tempesta devastane” e indica lo sterminio degli Ebrei perpetrato dal regime nazista durante la II Guerra Mondiale, noto anche come “Olocausto”: fu un vero e proprio tentativo di genocidio (distruzione di un intero popolo), progettato e realizzato con lucida follia dal regime hitleriano e con un carattere di sistematicità quale non si era mai visto prima, tanto da essere considerato qualcosa di unico nella storia mondiale. L’ideologia nazista si fondava sul mito della “razza ariana” considerata superiore a tutte le altre e alimentava l’antisemitismo.
Fu con lo scoppio della II Guerra Mondiale che venne teorizzata dal nazismo la necessità dello sterminio. Gli Ebrei vennero deportati nei campi di sterminio disseminati in tutta l’Europa occupata dai tedeschi e uccisi nelle camere a gas, portando il numero di sole vittime ebraiche alla cifra agghiacciante di 6 milioni di persone. Tra i lager più tristemente noti vi sono quelli di Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, per citare solo quelli principali.
La tragedia della Shoah è l’episodio più raccapricciante della storia moderna e forse di tutti i tempi, per cui è impossibile esaurire l’argomento in una breve trattazione: l’orrore dei campi di sterminio provocò nel dopoguerra un’enorme impressione in tutta Europa e nel mondo. Alla shoah è dedicato da alcuni anni in tutto il mondo il “Giorno della memoria”, che corrisponde alla data in cui l’Armata Rossa penetrò nel campo di Auschwitz (27 gennaio 1945).
PER NON DIMENTICARE!!!

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post