Omicidi a tempo di Doo Wop: “The end of the f***ing world”

Precedentemente basata su un fumetto, e successivamente divenuta una serie televisiva, “The end of the f***ing world” è stata trasmessa per la prima volta in Inghilterra su Channel 4 dal 24 gennaio 2017, per poi approdare sulla piattaforma di Netflix nel gennaio 2018. Infinitamente apprezzata, in maggioranza dal pubblico giovanile, la serie, con il titolo tradotto “La fine del maledetto mondo”, ha come trama la storia d’amore di due giovani adolescenti psicopatici che commettono degli inquietanti stratagemmi. Ma cos’è che rende tale scenario, assolutamente affascinante, nonché umoristico? Ovviamente la colonna sonora. Decisamente ritornata in voga la moda anni 70/80, il gusto per il vecchio elettronico, il mistero generato da un mondo effettivamente più vecchio, incorniciato da un ambiente freddo e dispersivo, come un bosco; ma nonostante ciò, pur sempre un topos la storia d’amore fra due fuggitivi. Ebbene, la colonna sonora ha fatto impazzire chi apprezza l’old school: gronda infatti di rock n’roll, country e blues, anche se in effetti all’improvviso i generi si scontrano con dei pezzi indie attuali. Il mix perfetto c’è stato in maniera particolarmente discordante, quasi “agrodolce”, nella scena in cui i due commettono un omicidio, e nell’occultare le prove e ripulire la scena del crimine, fra tremolii ed incertezze, i giovani amanti sono avvolti da una romanticissima canzone, tipica del vecchio amore borghese delle giovani coppie americane; una di quelle che con facilità si ritrovava nei jukebox dei caffè tipici degli anni 50, ma che, perché no, inebriavano anche le estati dei favolosi 60.
La canzone è dei “The Ovations”, ed è intitolata “The day we fell in love”: il giorno in cui ci innamorammo.
Ed in effetti nella scena successiva, i due si accorgono di essersi innamorati

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