Convegno sul bullismo
Nella Sala Consiliare “Don Luigi Sturzo” del Comune di Villaricca, si è svolto un convegno dalla tematica tanto importante quanto attuale visti i recenti avvenimenti di cronaca degli ultimi giorni: “I giovani ed il cyber bullismo” organizzato dall'amministrazione comunale guidata dalla Sindaca Avv. Maria Rosaria Punzo. Al convegno presente, oltre alle numerose autorità politiche e militari, ad esponenti della Magistratura, anche il Sindacato di Polizia Coisp con una sua delegazione provinciale capitanata dal Segretario Generale Provinciale Giuseppe Raimondi e regionale rappresentata dal Segretario Regionale Antonella Bufano. Presente, fra gli altri, anche una delegazione della Scuola Allievi Agenti di P.S. di Caserta guidata dal Dirigente Medico della Polizia di Stato dott. Giuliano Cioffi.
A margine del convegno il sindacalista di polizia Giuseppe Raimondi si è soffermato con gli organizzatori dell'evento e la stampa presente commentando: “Un convegno molto interessante che ha coinvolto grandi e piccini, autorità istituzionali e parte sociali trasmettendo un messaggio unico: “insieme si vince”. Il fenomeno del cyber bullismo è quanto mai attuale, visti anche i recenti fatti accaduti un po’ in tutta Italia. E non occorre andare molto lontano per trovare episodi di bullismo tra i giovani, basti ricordare quelli che ultimamente la nostra stessa città di Napoli ed il suo interland si sono trovati a dover affrontare. E’ un fenomeno – continua Raimondi – che vede come autori il cd. ‘branco’, che si identifica con soggetti che la vittima ha conosciuto a scuola, nel proprio quartiere o in altri luoghi dove interagisce. La pericolosità di certi atteggiamenti provenienti dai cd. ‘bulli’ sta proprio nel fatto che la linea di confine fra un comportamento scherzoso ed uno che non lo è, che anzi è offensivo e vessatorio a livello psicologico e/o fisico, non è poi così netto. Spesso le vittime e gli spettatori di questi atti di bullismo sono reticenti a parlare e “denunciare”, quindi ne consegue anche una evidente difficoltà di famiglia e scuola nel riconoscere il problema. Credo sia necessario cercare di individuare simili comportamenti “anomali” per poterli arginare e contrastare. In che modo? Innanzitutto nelle scuole dove i ragazzi più interagiscono, creando un sistema che preveda un punto di raccolta dove lasciare sotto forma anonima, denunce a carico dei vari bulli-aguzzini. Lavorare su questo sarebbe già un grosso passo avanti, tenendo in seria considerazione che questi piccoli aguzzini si rivelano, già in tenera età, come i potenziali macro-delinquenti del futuro. Bisogna arginare questo fenomeno in primis nelle famiglie, poi nelle scuole ed ancora nelle associazioni che i ragazzi frequentano”.