Edito il libro “Cefalonia: il processo, la storia, i documenti”

In occasione del 70° anniversario della Resistenza, proseguendo sulla scia di un’iniziativa supportata dall’Istituto Nazionale Ferruccio Pardi (già Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione) e dalla Regione Toscana, è stato edito “Cefalonia: il processo, la storia, i documenti”, terzo volume della collana “I processi per i crimini di guerra tedeschi in Italia”. Parleranno di questa tragica pagina della Resistenza il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, e il Professore Enzo Fimiani, dell’Università di Chieti e Pescara, in un appuntamento che sarà moderato dalla storica e conduttrice televisiva Dottoressa Michela Ponzani e si svolgerà presso la Biblioteca Centrale Militare di Palazzo Esercito, il prossimo 14 febbraio, alle ore 18.00. Ad impreziosire ancor di più l’incontro, la presenza degli autori – il dottor Marco De Paolis, Procuratore della Repubblica presso il tribunale Militare di Roma, e la Professoressa Isabella Insolvibile, ricercatrice storica e consulente tecnico delle Procure Militari di Roma e Napoli – che interverranno nel dibattito. Nel settembre 1943, sull’isola di Cefalonia si consumò il più grande massacro di soldati italiani della seconda guerra mondiale. Reparti tedeschi perlopiù appartenenti alla 1a Gebirgs-Division Edelweiss, già responsabili di crimini di guerra, sterminarono in pochi giorni migliaia di soldati della Divisione italiana Acqui, ubbidendo a un ordine di Hitler. Terminata la strage di massa, gli ufficiali italiani superstiti furono uccisi in quello che è passato alla storia come l’”eccidio della Casetta rossa”. La documentazione utilizzata per l’indagine e il processo (celebrato solo a settant’anni dall’evento), di cui qui si dà conto, è un utile materiale per chiunque voglia approfondire la conoscenza di un episodio cruciale della Seconda Guerra Mondiale: fonti italiane, tedesche e anglo-americane, relazioni degli organi investigativi e, soprattutto, verbali d’interrogatorio risalenti a differenti fasi d’indagine sono oggi un patrimonio a disposizione di tutti e pongono in risalto la lealtà e l’eroismo dell’Esercito Italiano.

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