Attività Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Marcianise, alle prime ore dell’alba, lungo il raccordo autostradale (asse mediano)  uscita Casoria, hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di rapina e sequestro di persona  C.S. cl. 62, I.A. cl. 79, C.V.cl. 73, P.G.cl. 59, M.F.cl. 84 e M.B. cl. 71, tutti della provincia di Napoli. La banda, a bordo di due autovetture, una Mercedes classe B ed una Renault Megane, hanno perpetrato una rapina ai danni di un 58enne autotrasportatore di surgelati, proveniente dalla provincia di Ravenna.
Nella circostanza i malviventi, dopo aver sbarrato la strada al mezzo pesante, sono scesi dalle auto con volti travisati da sciarpe e guanti alle mani e dietro la minaccia di una pistola, risultata poi un simulacro, hanno costretto la vittima a scendere dall’autotreno facendolo salire a bordo di una delle vetture in loro possesso. Alla guida del mezzo pesante si è posto uno dei malviventi che ha posizionato all'interno dell'abitacolo del camion uno jammer per inibire l'individuazione tramite antifurto satellitare. Compiuta l’azione delittuosa l’autotreno, condotto da uno dei malviventi, si è allontanato scortato dalle due auto. Un equipaggio dei Carabinieri, che in quel frangente transitava da quelle parti, ha notato in lontananza il tir ripartire scortato da due auto. Intuito che si potesse trattare di una rapina ad un tri hanno richiesto rinforzi. Appena giunte le altre autoradio i carabinieri si sono posti all’inseguimento del tir e delle vetture. I malviventi, accortisi della presenza di militari dell’Arma, allo scopo di sfuggire alla cattura  hanno preso direzioni diverse ma sono stati raggiunti e bloccati.   Gli arrestati, sono stati condotti presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.  Il mezzo pesante del valore di circa 100.000,00 euro e la merce del valore di 30.000,00 euro sono stati restituiti all’avente diritto

I Carabinieri della Stazione di Sant’Arpino hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, SAVIANO Salvatore, cl. 78, di Cardito di Napoli. I Militari dell’Arma, a seguito di perquisizione personale e veicolare hanno rinvenuto e sequestrato 1 panetto di sostanza stupefacente, del tipo “hashish”, per un peso complessivo di gr. 100, occultato in un vano appositamente creato all’interno della sua autovettura. L’arrestato, è stato tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
 
Nell’ambito di un’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nelle province di Caserta, Sassari e Milano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo e finalità mafiose.
L’indagine, avviata nell’anno 2016, a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali MISSO Giuseppe e PANARO Nicola, consentiva, attraverso una laboriosa attività di riscontro, di far luce su di un efferato omicidio in danno del pregiudicato MOTTOLA Antonio (nato a Casal di Principe il 01.04.1959), avvenuto in Casal di Principe (CE) in data 5 luglio 1995, affiliato all’organizzazione camorristica della Nuova Famiglia, capeggiata allora da BARDELLINO Antonio, operante in Casal di Principe e nei comuni limitrofi, per conto della quale era addetto alla raccolta del denaro proveniente dalle estorsioni a commercianti ed imprenditori.  
L’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma collocava il fatto di sangue nell’ambito di quell’epurazione degli esponenti facenti capo alla famiglia “Bardellino” nonché nella successiva contrapposizione armata nell’ambito dello stesso clan dei casalesi, tra gli SCHIAVONE/BIDOGNETTI da una parte e i DE FALCO/QUADRANO/VENOSA dall’altra.  In particolare il delitto fu commissionato da SCHIAVONE Walter e materialmente eseguito da RUSSO Giuseppe detto “o’ padrino”, MISSO Giuseppe detto “caricallieg”, PANARO Nicola detto “o’ principino”, CATERINO Oreste (deceduto) e SALZILLO Bruno (con il ruolo di segnalare la presenza della vittima) perché, alla luce dell’ allora recente collaborazione con la giustizia di QUADRANO Giuseppe, si temeva che anche il MOTTOLA Antonio, appartenente alla medesima fazione di quest’ultimo, potesse, qualora arrestato, riferire su eventi delinquenziali per loro compromettenti.
 
In Napoli, Viterbo, Terni e Lanciano (CH), i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 indagati responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso e commessa per agevolare il Clan dei Casalesi -fazioni Bidognetti e Zagaria.
L'indagine, condotta dal luglio 2014 al maggio 2015 attraverso attività info-investigativa svolta sul territorio, la raccolta delle dichiarazioni testimoniali delle vittime di estorsione e l’analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire ed attribuire ai sei destinatari del provvedimento 15 episodi estorsivi, commessi  dal 2006 al 2013 in danno di 3 imprenditori di Cancello ed Arnone (il proprietario di una ditta di alimentari, il titolare di un ristorante e quello di un supermercato). L’attività investigativa ha permesso di riscontrare che il controllo delle attività estorsive, sul Comune di Cancello ed Arnone, veniva mantenuto dal Clan senza soluzione di continuità, con un vero e proprio “passaggio di testimone” operato dai vari indagati, referenti della zona, nei rispettivi periodi di detenzione. Il modus operandi con cui venivano effettuate le estorsioni prevedeva la richiesta in media di somme comprese tra i 500 e i 1500 euro, dovute dagli imprenditori in coincidenza delle festività del Natale, Pasqua e Ferragosto. Nel corso dell’attività sono stati deferiti 7 soggetti per ulteriori 9 episodi estorsivi commessi in danno delle medesime vittime.
Elenco arrestati
 –       Tummolo Annibale, cl. 67, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano;
–       Della Corte Vincenzo, cl. 55, attualmente  detenuto presso la casa circondariale di Terni;
–       Ianuario Biagio, cl. 77, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Napoli-Secondigliano;
–       Santamaria Antonio, cl. 75, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Viterbo;
–       Baldascini Antonio, cl. 61, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Lanciano (Ch);
–       Sciorio Giovanni, cl. 71, detenuto presso la casa circondariale di Napoli-Secondigliano;
 

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