Incontro con il filosofo Lucio Saviani a “La Canonica”
Oggi, alle ore 17:00, presso “La Canonica” in Caserta – Piazza Ruggiero – ci sarà un incontro per parlare e presentare a Caserta l’ultimo libro del filosofo casertano “Mani. La più antica delle invenzioni”, Fefè Editore, Roma, 2017.
“La Canonica”, come ormai è noto non solo in città, è il cenacolo che si è costituito intorno a Padre Raffaele Nogaro, Vescovo emerito di Caserta, allo scopo di promuovere convivialità e conoscenza, finalizzate a trovare soluzioni condivise a vecchi problemi irrisolti e a quelli emergenti.
Inizialmente la professoressa Renata Montanari avvierà la serata con una conversazione con Lucio Saviani, soffermandosi in alcune delle tappe del grande viaggio nella storia del pensiero e delle arti, che è possibile fare leggendo questo testo in cui il personaggio unico è la mano che unisce le cose visibili e le cose invisibili, che regge come due sfere il mondo reale e il mondo virtuale.
Successivamente il prof. Saviani terrà una conferenza sul tema “Lo spirito sulla punta delle dita. Tecnica e destino dell’uomo”. Questa conferenza sarà una riflessione sul rapporto tra potere della tecnica e potenza della dignità umana, a partire dalla questione della natura destinalmente “tecnologica” dell’uomo. Dai miti platonici di Teuth e di Er a Giordano Bruno e Bacone, fino all’uomo “carente” di Arnold Gehlen, all’uomo “antiquato” di Günther Anders e al mondo della tecnica dispiegata di Martin Heidegger. Ma a guidare il percorso della riflessione del filosofo sarà sempre la vicenda di Prometeo: il destino dell’uomo che, come ricorda Eschilo, è capace di percorrere tutte le vie e “trovare la strada anche là dove sembra impossibile”. Nella conferenza ritorneranno, dunque, i temi più cari al filosofo Saviani: la necessaria coscienza del limite, il senso più autentico del “conosci te stesso” dell’oracolo di Delfi, la filosofia come pratica vigilanza e riflessione sulla radicale finitezza della condizione umana.
L’incontro con Lucio Saviani sarà moderato, come da prassi consolidata, dalla professoressa Anna Giordano.
Non sfuggirà questo incontro a chi pensa come J. Hillmann che “Ci sono più cose nella vita di ogni uomo di quante ne ammettano le nostre teorie su di essa. Tutti presto o tardi abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada”. Ecco, l’incontro con Lucio Saviani potrebbe rivelarsi come una chiamata, ma per saperlo sarà necessario non perdere l’incontro e l’opportunità che esso offre.