Successo di pubblico e di critica alla rappresentazione “Ricordi” e “Tradizioni”

Sabato 17 u.s., a Calvi Risorta, nella sala convegno del Centro Diocesano per la formazione giovanile “Don Lorenzo Milani”, si è tenuta la rappresentazione di “Ricordi” e Tradizioni” ideata, organizzata e gestita dall’Associazione Musicale e Culturale “Muzak” di Calvi Risorta, presieduta dalla fattiva Maestra Rina Colella. L’evento, curato in ogni dettaglio, è stato presentato da Marco Giordano, socio e collaboratore dell’Associazione, con la passione e il trasporto che lo anima e lo contraddistingue ed ha rievocato “Ricordi” e “Tradizioni” del passato lontano e recente: la cantata della pastorella, la cantata di san Silvestro, i dodici mesi, fatti ed episodi della II guerra mondiale, la scuola, la stabilimento di laterizi Moccia, i dolci caleni: il topico guanto caleno, i giochi e i canti dei bambini. Nella socializzazione della “Pastorella” e della “Cantata di san Silvestro” ha portato il suo contributo il prof. Luigi Suglia che ha tratteggiato la nascita e la diffusione dei predetti canti ed ha ricordato i protagonisti che li hanno interpretati e resi celebri. La prof.ssa Mena Marra ha rappresentato, con linguaggio pertinente e cronistoria fedele, i “Dodici Mesi”. Le vicende della II guerra mondiale sono state presentate dalla poetessa Velia Delle Fave che ha letto un documento, redatto in tempo di guerra, riguardante i coniugi Pietro Izzo (deceduto) e la consorte Maria Teresa Cammuso (96 anni); da Mena Marra che ha ripercorso i gesti, nobili e generosi, di suo nonno, Pietro Cifone (1894 – 1984), che si adoperò, rischiando non poco per la sua vita e per quella dei suoi familiari, per proteggere 7 soldati nascosti in una grotta a poche centinaia di metri dalla sua casa di Loreto; dall’architetto – scrittore Pasqualino Vito che ha evidenziato gli elementi umani e sociali che connotano la storia dei suoi due prozii, Emilio e Francesco Vito, protagonisti nel suo ultimo lavoro letterario “Dalla terra alla terra” che trovano la morte, dilaniati da una granata, sul Monte Grappa il 1° novembre 1918. La prof.ssa Carmela Izzo prendendo spunto da una ricerca compiuta dai suoi alunni nel 2003 sullo stabilimento di laterizi “Moccia” ha evidenziato i benefici che tale stabilimento ha prodotto, negli anni post bellici e negli anni 50/80, sulla comunità calena e sull’agro caleno anche se poi, con gli anni, sono emerse serie problematiche di natura ambientali. L’insegnante elementare Enza Roviello, anche con l’ausilio di alcuni filmati, ha presentato la scuola di un tempo (aule, arredi, divise, pagelle, inchiostro, riscaldamento, calzature) e si è avvalsa dei bambini nel proporre giochi e canti di tanti decenni or sono. Ha impreziosito l’evento il Gruppo musicale gli “Arianova” di Pignataro Maggiore, un quintetto ben assortito, che ha fatto rivivere, non senza commozione ed emozione, musiche e canti popolari che, ancora oggi, costituiscono patrimonio della cultura napoletana  e meridionale. La Superiora del Centro Diocesano “Don Molani”, Madre Nicoletta Mercone, della Congregazione delle Suore Francescane di San Filippa Mereri, ha accolto e salutato il numeroso ed interessato pubblico intervenuto con la sua squisita amabilità e comprovata disponibilità e ha fornito tutto il supporto necessario per la buona riuscita della meritoria iniziativa.

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