Precetto pasquale e Stato laico
Grande successo ha riscosso il Precetto Pasquale svoltosi, nel pomeriggio del 21 marzo presso la chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, per gli alunni e le maestre dell’Istituto Comprensivo Garibaldi-Montalcini di Vairano Patenora. Fino a qualche anno fa, in prossimità della Santa Pasqua, era consuetudine delle scolaresche partecipare in orario scolastico, al Precetto Pasquale condividendo con la propria classe e le maestre momenti di preghiera e riflessione; oggi però, le cose sembrano essere cambiate: da una nota del Ministero della Pubblica Istruzione si evince che il rito cattolico può anche essere celebrato in altri orari che non siano quelli dedicati alle attività didattiche, poiché lo Stato essendo laico deve attenersi all’imparzialità di culto. In riferimento alla nota del Ministero, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Garibaldi-Montalcini” di Vairano Patenora non ha esitato a comunicare che da quest’anno l’organizzazione e lo svolgimento del Precetto Pasquale non rientrava più nell’orario scolastico. Ma la tenacia e il desiderio di diffondere sempre la parola di Dio, anche tra i ragazzi, ha indotto l’arciprete Don Luigi de Rosa a non cedere “alle mode”, e con il prezioso supporto dell’Ordine dei Ministranti e delle infaticabili catechiste ha organizzato nella sua chiesa, appunto quella dei SS. Cosma e Damiano, una Celebrazione Eucaristica proprio a misura di bambino, per far conoscere il valore della Santa Pasqua e il suo significato. La celebrazione ha riscosso un notevole successo, poiché i piccoli fedeli hanno mostrato attenzione e visibile coinvolgimento nell’ascoltare parole pregne di significato religioso partecipando attivamente durante l’omelia, che ben presto si è trasformata in un piacevole dialogo tra i bambini e il parroco. La partecipazione di numerosi genitori e maestre, ha così dimostrato che per la comunità di Vairano, il vivere in uno Stato laico significa anche non cancellare quelle significative tradizioni cattoliche, che attraverso la storia della nostra civiltà abbiamo ereditato.