Scoperto allevamento clandestino American Bully
Scoperto allevamento American Bully clandestino, denunciato uomo di 38 anni per maltrattamento di animali in base alla legge 189/2004. È questo il risultato di una operazione effettuata Giovedì 22 marzo 2018 da agenti della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, in collaborazione con le Guardie Zoofile dell’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali) e delle Guardie Zoofile dell’A.I.S.A. (Associazione Italiana Sicurezza Ambientale), su segnalazione anonima prevenuta ai rispettivi comandi, si sono portati in Via dello Scirocco in Napoli per un controllo inerente alla suddetta segnalazione. Giunti sul posto udivano l’abbaiare di alcuni cani proveniente da un locale garage che è stato sottoposto, quindi, sottoposto a controllo. Al suo interno veniva accertata la presenza 7 cani di cui una fattrice con 6 cuccioli di razza American Bully. La cagna in stato di allattamento presentava le amputazione delle entrambi orecchie (conchectomia) in palese violazione dell’articolo 544 ter. c.p.. Identificato il detentore, E.A., dichiarava di non possedere alcuna documentazione sanitaria che attestasse l’intervento chirurgico alle orecchie. Da un controllo effettuato alla BDN risultava iscritta all’anagrafe canina dalla regione Lombardia, il quale detentore non ha saputo dimostrare né l’origine ne la provenienza poiché non avevo nessun documento che accertasse l’acquisto oppure i passaggio di proprietà. Al proprietario venivano contestati: 1) il reato di maltrattamento animale, ai sensi dell’art. 544 ter della legge 189/04; 2) con conseguente denuncia alla Procura della Repubblica di competenza. A conclusione degli atti di rito, gli agenti della Polstato e le Guardie zoofile ENPA ed AISA provvedevano al sequestro dei cani. I volontari dell’ENPA e dell’AISA sottolineano che il taglio delle orecchie per motivi estetici è assolutamente illegale e considerato un vero e proprio maltrattamento: la procedura, infatti, viene effettuata, di norma, sui cuccioli senza anestesia. Il piccolo, quindi, è costretto a subire una mutilazione solo perché al proprietario fa piacere avere l’animale che abbia un tocco più “aggressivo”. Gli stessi volontari chiedono, quindi, la collaborazione di tutte le persone ed in particolare del personale veterinario di segnalare alle autorità di competenza, qualora si venisse a conoscenza del suddetto reato al fine di ridurre e/o eliminare queste inutili sofferenze nei confronti di questi animali indifesi. Le guardie zoofile dell’ENPA e dell’AISA di Napoli, inoltre, hanno espresso vivo apprezzamento all’Ufficio PGSP Sezione Volanti della Questura di Napoli intervenuti per l’azione svolta a salvaguardia dei diritti degli animali contro ogni forma di maltrattamento e l’affermazione della legalità.