La casa del Presidente
Nel corso dell’ultimo fine settimana, le “Giornate di primavera” del FAI hanno permesso l’apertura al pubblico dei cancelli di Villa Rosebery, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica a Napoli, nel quartiere di Posillipo. Tra il ventiquattro ed il venticinque marzo, sono stati migliaia i napoletani che hanno potuto visitare questo interessantissimo e meraviglioso sito neoclassico, grazie al contributo di numerosi volontari del Fondo Ambientale Italiano, oltre che a numerosi studenti, che hanno fatto da guida turistica durante l’eccezionale apertura.. Il terreno della villa fu acquistato nel 1801, dall’ufficiale austriaco Joseph Von Thurn, che vendette poi il suo lotto di Posillipo alla principessa di Gerace e a suo figlio, che grazie agli architetti Stefano e Luigi Gasse, fecero edificare un’elegante residenza e ristrutturarono la Piccola e la Grande Foresteria, in stile neoclassico. La villa passò poi a Luigi di Borbone, fratello del re Ferdinando II delle Due Sicilie, che contribuì alla realizzazione del parco della villa. Dopo l’unità d’Italia, la villa passò prima al banchiere francese Gustave Delahante, poi ad Archibald Primrose, quinto conte di Rosebery, uno statista britannico, che acquistò la villa nel 1897, dopo essersi ritirato a vita privata, cui la villa deve il suo nome. Dal 1909 al 1932 divenne la sede di rappresentanza e villeggiatura degli ambasciatori britannici in Italia; dopodiché la villa passò ai reali d’Italia e ospitò re Vittorio Emanuele III e suo figlio Umberto II negli ultimi mesi prima dell’esilio dei Savoia dall’Italia (fu questo uno degli svariati motivi che portarono alla stragrande maggioranza di voti monarchici a Napoli e nel resto del Meridione nel corso del referendum del due giugno del 1946). La villa, dopo un decennio di abbandono, passò tra i beni del Capo dello Stato italiano nel 1957. Il complesso è costituito da quattro edifici distinti in stile neoclassico: la casina borbonica, la casina a mare, la Piccola e la Grande Foresteria, arredate con manufatti del Settecento e dell’Ottocento. Il panorama si affaccia sul golfo di Napoli, con una vista mozzafiato sul Vesuvio, su Capri e su punta Campanella. I quattro edifici sono immersi in un bellissimo e regolare giardino inglese, dove si può notare la grande cura degli addetti ai lavori sulla flora del parco grazie all’uso di particolari e avanzate attrezzature; è inoltre importante segnalare la presenza di numerose specie di piante, provenienti da ogni parte del mondo. La villa riaprirà al pubblico il prossimo due giugno e tra il sette e l’otto ottobre.