Parola di pittrice
"Nel mio mondo nulla è come appare, tutto è in continua evoluzione. Un filo invisibile lega la morte alla rigenerazione, le paure e le angosce alla gioia, alla generosità, alla vittoria del bene sul male…vedo la bellezza nella grazia e nella profondità dell'anima, che spesso si nasconde sotto umili spoglie. Basta saperla cercare."
Queste le parole della pittrice Carla Castaldo (Premio alla carriera Arte Salerno 2017), con cui ho avuto il piacere di parlare durante una delle sue mostre a Napoli.
Come le viene l'ispirazione per creare qualcosa di così simbolico?
<<Non dipingo così, tanto per dipingere, ma devo avere una forte emozione, la quale può derivarmi da un articolo letto sul giornale, da una foto, una musica, un paesaggio, insomma da qualcosa che mi colpisce dentro e che quindi devo esprimere…Ed è questa la cosa complicata, cioè trasportare sul disegno ciò che vedo, perché sono sensazioni talmente forti che non sempre si riesce subito. Comincio innanzitutto a disegnare, e adopero un simbolismo per dire altre cose, faccio una ricerca profonda, cercando di trasmettere sempre un messaggio positivo, di speranza, di amore, di condivisione…Infatti il mio maestro di Reiki mi diceva: Ognuno nella vita ha una missione, e tu hai la missione di trasmettere l'amore attraverso l'arte.>>
Le è mai capitato di non riuscire a rappresentare le emozioni provate?
<<Sì ovvio…provo e riprovo fin quando non ci riesco. Mi può anche capitare di voler disegnare una cosa e ne viene fuori un'altra, perché l'ispirazione mi ha fatto fare quella…Sono momenti molto forti, si va in un'altra dimensione. C'è da dire anche che quando dipingo non cancello, se commetto un errore lavoro attorno a quello, sia perché alcune tinte non possono essere cancellate, sia perché i colori sono così vicini che succederebbe un pasticcio. E vi dirò, nel mio modo di vedere la vita, se c'è un errore, vuol dire che bisogna lavorare intorno a quello.>>
Tra tutti i suoi quadri, qual è quello più significativo?
<<Tutti, tutti rappresentano qualcosa di molto forte per me, hanno tutti una storia , forse qualcuno ha una storia più forte di altre ma ne hanno tutti una. Diciamo che impiego tra i due e i tre mesi per la realizzazione di un'opera, quindi in tutto questo tempo vi è una maturazione, uno scavare. Infatti, scrivo sempre come e perché sono arrivata ad un determinato dipinto, cerco di avvicinare lo spettatore, lo porto per mano…Poi ognuno ci entra dentro con il suo animo, con lo stato di quel momento, con la sua cultura, la sua sensibilità…per chi guarda bene, in un quadro ci sono tante storie.>>