Conferenza stampa organizzata dal Comitato cittadino “Mai più Ilside”
Dopo la conferenza stampa organizzata dal Comitato cittadino “Mai più Ilside”, per meglio organizzare la manifestazione di sabato 14 aprile p.v. a Bellona, che ha visto la partecipazione di giornalisti della varie testate provinciali ed un numeroso gruppo di cittadini, è stato emesso il seguente Comunicato stampa:
Avv. Giovanni Merola: “…la storia si ripete, ogni qual volta i cittadini si auto organizzano per difendere e rivendicare i propri diritti, le istituzioni rispondono con la criminalizzazione, sperando che la scure giudiziaria porti scompiglio e divisioni nei comitati riducendo istanze più che legittime delle popolazioni locali a mero problema di ordine pubblico. La storia si ripete, ma serve anche a consegnarci dei fatti, dei dati concreti e nel nostro caso la storia ci dice che ormai da 20 anni, al di là degli aspetti squisitamente legali, la legittimità delle lotte popolari a difesa del territorio puntualmente entra nelle aule dei tribunali, dalle quali siamo sempre usciti “vincitori” con assoluzioni piene nel merito o, ancor prima, con provvedimenti di archiviazione dei procedimenti. In una provincia coma la nostra, in balia delle eco-mafie, spesso in combutta con i poteri istituzionali e vittima di un attacco violento e feroce, l’unico argine alla barbarie sono stati i comitati cittadini in generale, il C.S. Tempo Rosso in particolare e fa, quindi, un certo effetto vedere un cospicuo spreco di denaro pubblico per espletare indagini e celebrare processi proprio ai danni di chi tenta una difesa strenua della propria terra, anche nel ricordo dei molti, troppi morti che negli anni la devastazione ambientale e sociale ha prodotto. Sono certo che anche nel caso di specie riusciremo a dimostrare la legittimità ed il valore di giustizia sostanziale insito nelle rivendicazioni del comitato Mai più ILSIDE, ancorché con la consapevolezza di avere contro i cc.dd. poteri forti, confido nella sensibilità e nell’oculatezza della magistratura sammaritana con la speranza che, soprattutto nelle istituzioni, si cominci a guardare la luna, anziché il dito”.