L’ecologico filo che lega scienza e società
Dopo la pausa Pasquale “La Canonica” riprende le sue attività alle quali siete cordialmente invitati in occasione della conferenza del dott. Domenico D’Alelio di giovedì 12 aprile 2018 presso “La Canonica” , piazza Ruggiero – Caserta- alle ore 17:00. Sul tema: “L’ecologico filo che lega scienza e società”. Coordina Anna Giordano, segue dibattito.
Il titolo della conferenza è molto intrigante ed è “L’ecologico filo che lega Scienza e Società”, tema di estremo interesse in una società in cui l’alfabetismo scientifico è tanto scarso da far dilagare con estrema frequenza notizie che sono palesemente autentiche bufale o da far cadere in trappole congegnate ad hoc chi pensa, invece, di saperne un po’ più degli altri. A questo proposito è memorabile la beffa di qualche anno fa della petizione per bandire il mossido di biidrogeno nella quale caddero milioni di persone (http://web.archive.org/web/19961031232918/http:/media.circus.com/~no_dhmo/). Questa sostanza altamente dannosa per la vita altro non è che l’acqua, senza la quale la vita non sarebbe possibile. Oggi, ad esempio, dai teleschermi si devono ascoltare “esperti” che, girando a vanvera concetti scientifici alla fine dimostrano che tutti i guai della nostra salute pubblica derivano dal fatto che mangiamo pasta e pane mentre dovremmo mangiare solo proteine (carne e pesce, oltre ai legumi).
Chi è Domenico D’Alelio?
Domenico D’Alelio è uno scienziato italiano nato a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 1 novembre 1976 da genitori irpini di Chiusano San Domenico, a pochi chilometri da Avellino. È attualmente ricercatore associato presso Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Nel 2003 si è laureato in Scienze Ambientali Marine con 110/110 e lode presso Università Parthenope di Napoli con una tesi in Oceanografia e, successivamente, nel 2008, ha conseguito il dottorato di ricerca presso Università di Messina, in collaborazione con il Laboratorio di Ecologia ed Evoluzione del Plankton della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Ha conseguito vari premi e riconoscimenti, tra cui: a) nel 2008 una borsa di studio post dottorato «Lina Rizzo» per ricerche nel campo della Planctologia dall’Accademia Nazionale dei Lincei; b) nel 2009 il Premio Roberto Marchetti della Società Italiana di Ecologia; c) nel 2011 il premio dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia per la migliore pubblicazione scientifica di un giovane scienziato; d) nel 2016 il premio “ASLO Global Outreach Initiative”: nel 2017 il Premio Aldo Fasolo della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Dal 2011 è Collaboratore Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità in qualità di esperto nel campo del rilevamento molecolare di cianobatteri tossici nelle risorse idriche.
È membro di associazioni scientifiche come l’Association for the Studies of Limnology and Oceanography (ASLO, USA), l’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia (AIOL).
È autore di una quarantina di pubblicazioni suddivise tra pubblicazioni peer-reviewed su riviste internazionali, capitoli di libri e pubblicazioni relative alla comunicazione della scienza sia su giornali a stampa nazionali e internazionali sia in rete.
In termini generali, il campo di suo interesse è quello dell'ecologia evolutiva di micro-organismi acquatici, sia di acque dolci che marine e, in particolare, si occupa delle interazioni biologiche all'interno della stessa specie e tra specie diverse (es. ricombinazione genetica alle relazioni trofiche). Nella sua attività di ricerca persegue un approccio integrativo che include studi molecolari, fisiologici, di biologia di popolazione e modellistici finalizzati a svelare i meccanismi che promuovono l'organizzazione biologica in popolazioni e comunità di specie planctoniche. Attualmente, all'interno del Progetto RITMARE (www.ritmare.it), sta sviluppando modelli concettuali e numerici per studiare le dinamiche del plancton in regioni marine costiere, applicando un approccio ecosistemico end-to-end allo studio dell'ecologia delle comunità planctoniche, dai batteri ad animali carnivori, con particolare enfasi su stabilità, plasticità e resilienza delle reti trofiche nei confronti dei cambiamenti globali. Utilizzando come database di riferimento la serie temporale “Ricerca Ecologica a Lungo Termine Mare Chiara” (Golfo di Napoli) e informazioni di letteratura, ha recentemente sviluppato un modello di rete trofica basato su carbonio utilizzando il software “Ecopath”, che riproduce i flussi di materia all'interno della intera rete trofica planctonica nel Golfo di Napoli.
Infine, è coinvolto in attività di comunicazione scientifica, come quelle promosse dalla rete LTER-Italia.
La conferenza del dott. Domenico D’Alelio sarà di ampio respiro e tratterà soprattutto la sua attività non solo di ricerca ma anche di comunicatore delle scienze ecologiche attraverso la bici, la letteratura e la musica, per favorire l'instaurazione di un legame empatico tra scienza e società.