Convegno sul carcinoma ovarico
Il carcinoma dell’ovaio è sicuramente un tema di scottante attualità. Ogni anno in Italia sono circa cinquemila le donne colpite da questa patologia. Il fattore tempo è cruciale per la tempestività del trattamento. E proprio per fornire un aggiornamento sulla gestione diagnostica, terapeutica e assistenziale della neoplasia si è svolto nella giornata di oggi un convegno nell’Aula Magna dell’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”. A organizzarlo il nosocomio casertano d’intesa con l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Direttore del corso Luigi Cobellis, primario dell’unità operativa complessa di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale.
È stata anche l’occasione per il direttore generale del “Sant’Anna e San Sebastiano” Mario Nicola Vittorio Ferrante di comunicare alla folta platea di medici specialisti i risultati dell’Azienda in tema di percentuale di parti cesarei primari. Tale indicatore ha visto nel 2017 il nosocomio casertano assestarsi sul valore di 17.8%, un risultato di straordinario prestigio, ben al di sotto del 25% considerato come limite massimo per rientrare negli standard della buona sanità. Questo eccezionale traguardo pone l’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” al vertice tra le strutture sanitarie regionali. Il manager, inoltre, ho sottolineato l’impegno della Direzione a sostenere tutti i Gom, i gruppi oncologici multidisciplinari, compreso quello di interesse ginecologico. Da parte sua, il reparto ospedaliero si è già attivato da quasi due anni a definire i Pdta, ovvero i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, non solo per il carcinoma della cervice uterina, come da indicazione regionale, ma anche per quelli dell’ovaio e dell’endometrio. Inoltre, il professore Luigi Cobellis ha fornito anche altri dati inerenti l’attività dell’unità operativa da lui diretta, evidenziando i cinquanta parti in acqua effettuati, una metodica che avrebbe dovuto avere inizio da circa 10 anni e che invece si è provveduto ad attivare da poco più di 6 mesi con l’arrivo della nuova direzione aziendale.