Lo “stacanovismo” sul lavoro nuoce alla salute: il decalogo per alleggerire lo stress

In occasione della Giornata Mondiale della Salute sul Lavoro, Maria Osnaghi fornisce consigli per sopravvivere ai contesti deleteri per la propria salute.
Lavorare troppo fa male al fisico e alla mente: a confermarlo è una ricerca della Melbourne University pubblicata sul The Guardian che evidenzia come, soprattutto per i lavori più usuranti, dopo i 40 anni sarebbe bene lavorare solo 25 ore a settimana. Lo studio effettuato su un campione di 6.500 lavoratori australiani ha preso in considerazione tre parametri: memoria, abilità percettive e capacità di comprensione del testo scritto.
Ebbene, è emerso che uomini e donne avevano difficoltà a concentrarsi, con un calo della produttività più che evidente.
Cosa fare allora per alleggerire lo stress lavorativo, soprattutto negli ambienti più usuranti?
E’ necessario sospendere le attività, ovvero, non lavorare al PC nei 90 minuti precedenti di andare a dormire. Liberare la mente, ovvero dedicarsi dei momenti in cui non si deve lavorare ma lasciar spazio a nuove idee. Vivere la propria creatività, in cui risiede gran parte della soddisfazione personale. Fermarsi ogni volta che si percepisce l’arrivo di stress, paura, preoccupazione, e respirare profondamente. Decomprimere e pianificare una cura detox, gestendo il lavoro e riposo in maniera differenziata. Utilizzare un feedback di riconoscimento che obbliga a concentrarsi sul positivo. Mettere il focus sull’attenzione, agendo sulla concentrazione. Semplificare le cose che si complicano e cercare delle modalità più semplici per risolvere “quel problema”. Essere consapevoli rispetto alla “realtà sostenibile”, ovvero, che qualunque essa sia l’aspettativa, la stessa può essere disattesa e qualsiasi fallimento va accettato come parte dell’esistenza. Infine, trasformare la prospettiva del problema, guardando tutto come un’opportunità.

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