Il record di gol in Serie A compie 70 anni

Il 2 maggio 1948, i Granata, allo Stadio Filadelfia di Torino, batterono l’Alessandria 10-0. Questo primato di reti, ottenuto in una sola partita del nostro campionato,  resiste da quel giorno. In quella stagione, Mazzola e compagni vinsero lo scudetto, segnando 125 gol: nessuno c’è più riuscito. Unico e indimenticato.
Nel giorno del ricordo di quell'immane tragedia aerea che, il 4 maggio 1949, portò via con sé  l'intera squadra del Toro e che verrà celebrato oggi, nella Basilica di Superga, alla presenza dell'attuale compagine granata e di migliaia di tifosi, ci sarà anche lo spazio per la memoria di un record, che proprio due giorni fa ha compiuto 70 anni e soprattutto che non è mai stato battuto da nessuno, in Serie A.
Quella goleada fu possibile grazie alla tripletta di Loik, alle doppiette di Grezar e Fabian, oltre che ai gol di Ossola, di capitan Mazzola e di Gabetto. E proprio in quella sfida il Toro arrivò a quota 100 gol in campionato, curiosamente davanti ai giocatori della Juventus, presenti in tribuna, chiudendo poi, con lo scudetto e 125 reti messe a segno, in 40 partite. Anche questo è un record tuttora imbattuto nel campionato italiano. Di primato in primato, di mito in mito, il Grande Torino ha lasciato una traccia profondissima nel calcio, celebrando, proprio oggi, la sua giornata mondiale. Tante squadre hanno provato a segnare dieci gol in una singola partita di Serie A, ma i tentativi si sono arenati sul più bello. Quasi a voler rendere un doveroso omaggio a quello squadrone, morto nel 1949, di ritorno dalla partita amichevole di Lisbona, con il Benfica. Il Milan è la squadra che è andata più vicina al record: per tre volte ha segnato 9 gol, rispettivamente al Bari (9-1, dicembre 1949), al Novara (9-2, settembre 1950) e all’Atalanta (9-3, ottobre 1972). L’Inter si è scatenata due volte, sempre contro il Bari: nel gennaio 1938 (9-2) e nell’ottobre 1948 (9-1). I nerazzurri, però, subirono anche il 9-1 della Juve, nel giugno 1961, con i bambini in campo, per protesta contro i bianconeri, che dilagarono con Sivori (6 gol) e subirono la rete di Sandro Mazzola, figlio del granata Valentino. Simboli eterni che resistono al tempo.   

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