Oreste Salomone oltre la leggenda storia di un aviatore capuano

Presso l’antico Palazzo Fazio risalente al XIII° secolo, sede della Cooperativa Culturale Capuanova, è stato presentato il libro di Gaetano Surdi dal titolo: “Oreste Salomone oltre la leggenda storia di un aviatore capuano”. Il saggio, ripercorre  con notevole puntualità le varie fasi dell’eroe capuano, dall’arruolamento come volontario nel Regio Esercito, al transito nella Scuola Militare di Modena, all’impiego nella guerra di Libia, dove si appassionò fortemente al mondo aeronautico, tanto da conseguire il brevetto di “Osservatore” e successivamente quello di pilota. Prese parte alle operazioni di guerra a Tobruk, sperimentando i primi bombardamenti aerei sulle truppe indigene a difesa del territorio. Pilota del record di altitudine alla quota di 4700 metri. Allo scoppio della prima guerra mondiale è Capitano pilota presso l’aeroporto di Campoformido, partecipa alle operazioni di guerra in territorio nemico, transitato nei ruoli nei Ruoli del corpo Aeronautico Militare e il conseguente trasferimento al campo di aviazione di Pordenone, sede della 1^ Squadriglia Aeroplani Caproni da bombardamento alle dirette dipendenze del Comando Supremo. Per ordini Superiori ricevuti, decolla su di un Caproni 300, dall’aeroporto della Comina (Pordenone), per una missione di bombardamento su Lubiana sede del Quartier Generale Austriaco e dimora dell’Arciduca Carlo Primo, erede della Monarchia Asburgica. Durante il volo viene intercettato dai caccia austriaci e in un duello aereo riporta una ferita alla testa mentre muoiono i due compagni dell’equipaggio. Comunque, con abile manovra, riusce a riportate sul suolo Patrio i compagni privi di vita e l’aereo. Per questa meritevole azione viene insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, la prima in assoluto concessa ad un aviatore vivente.
Nei vari capitoli dedicati all’eroe di Lubiana, vengono riportati fatti di cronaca dai giornali  dell’epoca, dalla convalescenza del dopo Lubiana, al dramma della morte avvenuta il 3 febbraio 1918 per ferite gravi riportate in seguito ad incidente aviatorio. Seguono l’annuncio della morte, i solenni funerali svoltisi a Capua nel gennaio 1925, il ricordo delle città italiane che gli hanno dedicato una strada o una piazza, il ricordo dell’aviatore capuano nel cinquantennale dell’impresa di Lubiana per la quale gli fu conferita la Medaglia d’Oro e il cinquantennale della morte del 1968.
Il libro  riporta una cospicua serie di documenti e fotografie inedite e anche questo ha fatto riscuotere all’autore il plauso dei relatori che si sono succeduti nel porgere i saluti istituzionali e commentare il lavoro protrattosi per molti anni di laboriose ricerche e puntuale ricostruzione storica.
Sono intervenuti il Dott. Eduardo Centore, Sindaco di Capua, con l’Assessore alla Cultura Dott. Carlo Crispino. Ha porto il saluto ai presenti il Dottor Andrea Vinciguerra, Presidente della Cooperativa Cultuale Capuanova che ha ospitato l’evento, Mariana Iocco Consigliere comunale, il Generale Incursore paracadutista Giuseppe Faraglia, Comandante del Centro Addestramento Volontari, l’Avvocato Angelo Neri dell’Unuci di Napoli, l’appassionato di storia Angelo D’Ambra. Inoltre il Dottor Francesco Piscitelli, responsabile per la Campania dell’ ANT Fondazione ( Assistenza Nazionale Tumori ) Assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore e prevenzione oncologica,  ha illustrato ai presenti le finalità dell’Associazione. L’autore del libro Gaetano Surdi ha donato al rappresentante dell’ANT cinquanta volumi il cui ricavato verrà devoluto per le attività benefiche. A margine dell’evento il Dottor Piscitelli ha curato personalmente la vendita, ricevendo anche delle donazioni in denaro spontanee dai presenti, in gran parte amici che ripongono nel Surdi stima e considerazione. Analoga iniziativa il Surdi ha voluto riservare anche alla Sezione UNSI di Brescia, sempre con il medesimo intento. Altri libri sono stati donati alla Presidenza Nazionale dell’UNSI, il ricavato andrà a potenziare il Giornale del Sodalizio “Sentiero Tricolore”. Insomma, in poche parole: generosità altruismo e solidarietà. Un esempio da imitare.
L’intera manifestazione è stata diretta magistralmente dal Dirigente Scolastico a riposo professore Raffaele Raimondo, che ha moderato l’evento con passione e con interessanti spunti di critica letteraria.

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