Ennesima bocciatura per Zinzi: Magliocca è il Coordinatore provinciale
Ennesimo colpo di scena in Forza Italia. Mentre ai piani alti del partito si preparano ad una nuova tornata elettorale, questa volta con il presidente Berlusconi coinvolto in prima persona, in Campania hanno dato l’ennesimo schiaffo politico al giovane consigliere regionale, ed ormai ex coordinatore provinciale, Gianpiero Zinzi. L’atroce delitto si consuma tutto nella giornata di martedì. Almeno alla stampa viene reso noto solo quando l’on. De Siano, con un colpo di spugna, fa uscire la notizia della nomina del Presidente della Provincia di Caserta a coordinatore provinciale del partito fondato da Silvio Berlusconi. Da quel momento si susseguono a ripetizioni prima i post social del nuovo designato coordinatore e poi i comunicati dell’area zinziana del partito. È prima l’on. Zinzi a dichiarare “Apprendo da una nota stampa del prestanome politico di Luigi e Armando Cesaro, il Coordinatore in Campania di Forza Italia, signor Domenico De Siano, di non essere più il coordinatore politico per la provincia di Caserta. Prendo atto dello stile del predetto coordinatore e della scelta effettuata. Il De Siano, referente in Campania di Berlusconi, ha voluto con tale atto evidentemente ‘punire’ per la seconda volta il mio non allineamento al club cesariano in Campania. La prima violenza ai danni del territorio casertano venne operata con la mia esclusione dalle liste alle Politiche del 4 marzo, senza preavviso, in zona Cesarini. La seconda si è concretizzata ieri con una sostituzione immotivata. Se qualcuno pensa che attraverso questi atti banditeschi si possa cancellare un’intera comunità in Terra di Lavoro si illude pesantemente. Prendo atto di queste miserie umana e vado avanti con rinnovato vigore insieme ai tanti amici ed amministratori con i quali da anni ho costruito un solido rapporto”. Dopo arrivano in successione prima il comunicato delle spalle fedeli dell’on. Zinzi, Schiappa e Barbato. “Gli avvenimenti delle ultime ore hanno impresso solo un’accelerata ad una riflessione politica già da tempo avviata e che porta oggi ad assumere una posizione netta da parte di chi ha cercato sempre di far prevalere buon senso ed un certo equilibrio”. Dichiara Giovanni Schiappa, coordinatore provinciale vicario azzurro. “Alla luce dell’insensato atto di forza consumatosi nei confronti dell’amico Gianpiero Zinzi è opportuna una presa di posizione da parte di chi in questi mesi si è impegnato – profondendo energie – per il rafforzamento del partito casertano”.
Mentre Elia Barbato si mostra essere più netto nei confronti di chi, a suo parere si è macchiato di questo delitto politico: “I metodi forti utilizzati nei confronti dell’amico Gianpiero Zinzi non hanno alcun significato politico-elettorale. Il lavoro dell’intero coordinamento provinciale è stato messo più volte in discussione in questi mesi da logiche di attribuzioni di poltrone e da spartizioni territoriali fuori da ogni criterio di rappresentatività che non hanno nulla di quella politica, intesa come sentimento di servizio, in cui crediamo e che abbiamo sempre interpretato”. Infine, come ultimo atto della giornata compiuto dalla banda zinziana arriva la nota del coordinatore cittadino di Caserta Cuscuná che dichiara: “Abbiamo rassegnato le nostre irrevocabili dimissioni dalle cariche finora ricoperte all’interno del partito azzurro casertano. Negli ultimi 4 mesi abbiamo subìto, come fossimo meri spettatori, le conseguenze di una lunga serie di immotivate decisioni calate dall’alto che nulla hanno avuto di politico, ma che hanno prodotto ripercussioni sulla nostra comunità svilendo il ruolo del Comitato e nel contempo vanificando l’immagine di un partito plurale e aperto che a fatica stavamo contribuendo a ridisegnare – dopo anni di assenza – sul territorio. Nonostante questo il Comitato ha continuato a riunirsi regolarmente ed a far sentire la propria voce su tematiche importanti. In ultimo, però, le azioni e le modalità riservate ancora una volta al Coordinatore provinciale Gianpiero Zinzi rappresentano un ennesimo segnale negativo di spregio del territorio casertano che non siamo disposti ad avallare in silenzio”. Sono queste ore di fibrillazione, quindi, per il partito del presidente Berlusconi in provincia di Caserta.