La giostra delle emozioni

I bambini della scuola dell’infanzia, plesso di Arnone, dell’Istituto Comprensivo “U. Foscolo”, venerdì 1 Giugno u.s. hanno chiuso l’anno scolastico 2017/2018, con una bella rappresentazione teatrale che ha messo in evidenza le “emozioni”, infatti l’evento è stato proprio titolato “La giostra delle emozioni”.
Tutti i bambini hanno avuto la possibilità di partecipare cantando, ballando e recitando.  
Bellissimi sono stati i “Folletti del mio cuore”: Lacrimoso, Stuporello, Tremolino, Scatto, Sputacchione, Gaietto.
Essi sono stati introdotti da una narratrice (bambina di 5 anni) che ha precisato: “in un luogo segretissimo e dentro una casetta tutta rossa, vivono sei minuscoli folletti, hanno nomi molto buffi e caratteri così tanto diversi uno dall’altro che è difficile immaginare come possano andare d’accordo, eppure tra loro c’è una speciale armonia che ha qualcosa di magico, vivono nel cuore di ogni bambino e sono i veri responsabili delle lacrime, dei sorrisi, delle smorfie, insomma delle nostre EMOZIONI.”
Poi è intervenuto “Lacrimoso” che ha detto io sono il folletto dalle lacrime facili, piango tantissimo e mi lamento un po’ troppo. Nella mia testolina passano spesso pensieri molto tristi e per questo i miei occhi sono sempre umidi, lucidi o gocciolanti. Sorridere per me è davvero difficile e vorrei imparare a farlo, ma come riuscirci? Ogni volta che ci provo gli angoli della bocca se ne tornano subito all’ingiù.
In seguito è stata la volta di “Stuporello” che ha detto io sono un sognatore e sono anche molto distratto. Mi incanto ad osservare le meraviglie della natura, amo guardare i fiori, gli alberi, le farfalle, i tramonti, ma la mia più grande passione sono gli arcobaleni. Mi dicono che ho sempre la testa tra le nuvole e lo sguardo perso nel vuoto. Embè che male c’è? Le nuvole sono così belle!
Poi è intervenuto“Tremolino” che ha confessato di essere un gran fifone… penso sempre che ci siano pericoli dappertutto – egli dice – e sono sempre attentissimo nel cercare di evitarli. Ho un vestito verde-camaleonte che può cambiare colore così quando ho paura posso nascondermi. Gli altri mi dicono che sono davvero esagerato, ma le rassicurazioni non mi bastano, ho sempre tanta, troppa paura…
Io invece sono “Scatto” – ha detto un altro bambino – e sono un tipo molto nervoso, credo di avere sempre ragione e non sopporto di essere contraddetto, così tutte le volte che mi arrabbio urlo come un matto, sbatto i piedi, stringo i pugni e il mio viso diventa rosso, rosso come il mio vestito. “Devi stare più tranquillo!” mi ripetono gli altri folletti, ma io rispondo che sono calmissimo… ma nessuno mi crede.
E poi è intervenuto Sputacchione” il quale dice: mi do tantissime arie perché sono elegante, bello, raffinato e il più intelligente di tutti. Sono attentissimo all’ordine e alla pulizia ed anche un po’ schifiltoso. Così ogni volta che qualcosa mi disgusta faccio una brutta smorfia e sembra che stia per sputare o vomitare.
Ma poi è stato il momento di Gaietto (la mia meravigliosa nipotina Sofia Cacciapuoti) che ha detto: Io sono Gaietto, il più allegro di tutti folletti, cerco sempre di trovare il lato buono delle cose e mi entusiasmo per tutto molto facilmente. Per esprimere la mia gioia di vivere mi vesto con i colori presi in prestito dal sole e sono l’unico tra i folletti a conoscere il segreto della felicità. Ho provato tante volte a rivelarlo ai miei amici, ma loro sono sempre molto occupati per darmi ascolto! Accipicchia!
Insomma come si può notare le emozioni abbondano nei cuori dei folletti: tristezza, paura, sogni, rabbia, amore, presunzione, allegria, gioia, spensieratezza. Emozioni che il maestro Giuseppe Raimondo e la maestra Teresa Graziano hanno saputo egregiamente insegnare ai bambini del loro corso. Gli eccellenti insegnanti con semplicità, dedizione ed amore per la loro professione hanno saputo ben coltivare dei teneri fiorellini, insegnando loro che cosa sono le emozioni e come si vivono.
La professoressa Maria Martucci, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “U. Foscolo” di Cancello ed Arnone, presente all’evento, si è complimentata con gli insegnanti ed ha provveduto a consegnare una pergamena ai bambini che quest’anno lasciano la scuola materna per iniziare il successivo ciclo della loro vita scolastica.
Inoltre c’è stato un momento di grande commozione generale, quando è stata salutata la maestra Teresa Graziano che quest’anno lascia la scuola perché ha raggiunto l’età pensionistica.  Il momento è stato veramente molto particolare perché la maestra Teresa si è sempre dedicata con amore all’insegnamento e tutti i suoi alunni hanno da sempre nutrito per lei un grande affetto.
Naturalmente la Preside l’ha salutata con affetto e stima augurandole ogni bene e ringraziandola per il suo ottimo lavoro.
Concludiamo ribadendo che è stata una bellissima mattinata e che tutti i presenti: genitori e nonni hanno vivamente ringraziato tutti per la formazione dei loro piccoli.
 

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