Genesi del Rinascimento: errata concezione del Medioevo
Il termine Rinascimento fu coniato con chiara intenzione antimedievale e fu utilizzato per la prima dal pittore, architetto e storico dell’arte toscano Giorgio Vasari. Esso significherebbe “risveglio o rinascita dello spirito umano dopo la morte o il letargo medievale”. Il Medioevo era considerato, dagli Illuministi del ‘700, un’età tenebrosa e buia, basata sull’ignoranza e sulla superstizione. In verità Il medioevo fu una grande epoca storica in cui romanesimo, germanesimo e Cristianesimo, fusi insieme, fecero sorgere una civiltà completamente nuova, diversa e colorata; notevole per ricchezza di cultura e altezza di vita spirituale. Non può essere, pertanto, di decadenza un’epoca come quella medievale che ha dato all’umanità la “Summa contra Gentilis” di San Tommaso, la “Divina Commedia” di Dante, il Canto gregoriano e la pittura di Giotto che ha rivoluzionato secoli e secoli di arte. D’altronde, la nuova visione del Rinascimento, trova nel medioevo stesso le prime manifestazioni. È importante ricordare che la storia non procede per salti o per strappi improvvisi, ma per lenta e impercettibile evoluzione, per cui solo dopo del tempo un’epoca assume un proprio particolare volto e si distingue dalle altre. Nell’ambito stesso della civiltà medievale, infatti, vediamo apparire già i primi segni della civiltà rinascimentale, come la predicazione di San Francesco, volta ad ispirare l’amore alla bellezza del creato e alle creature; la poesia realistica e borghese; gli interessi terreni nella Commedia di Dante; il dissidio interiore del Petrarca, la diversità di rappresentazione della “commedia umana” del Decameron Di Boccaccio. “Rinascimento”, quindi, non significa più, oggi, come in passato “rinascita o risveglio dello spirito umano o del classicismo, con sottintesa polemica antimedievale, ma ha solo valore storico- culturale: con esso si designa una nuova epoca storica, scaturita dalla precedente per naturale evoluzione dello spirito umano, verso forme più alte e più ricche di vita. Si tratta, indubbiamente di una grande epoca storica i cui fermenti hanno dato vita all’età moderna. L’affermazione dell’autonomia della cultura e della libera ricerca, lo spirito critico, il rispetto della persona umana, il senso della dignità, dell’ordine, della razionalità, del decoro e dell’equilibrio, sono tutti elementi che caratterizzano la civiltà occidentale, che ha liberato dal chiuso delle corti medievali ed universalizzato lo spirito del rinascimento sforzandosi di creare una società diversa basata su libertà e giustizia.