La fede in Dio Creatore Spirito Supremo
E’ questa la fede a quell’Entità Spirituale Suprema, il principio immutevole senza fine, quindi: in principio erat spiritus, et spiritus erat apud deum aeternum, et deus aeternus erat spiritus. Hoc erat in principio apud deum aeternum. Omnia per deum aeternus facta sunt. Ipso spiritu lux erat, et lux erat vita viventium, et lux in tenebris luceat. Tenebrae eam non comprehenderunt. Lo Spirito Assoluto di tutti i tempi, presente nella natura del suo creato, che veglia sulla materia e sullo spirito di ogni essere vivente, a cui l’uomo nei millenni addietro ha sempre espresso la sua fede primordiale, e che oggi chi scrive, vuole riportarla alla credenza, alla fede ed alla preghiera della gente, per poter indicare loro la strada giusta dove poter ritrovare quella forza di spirito per rischiarare le loro menti, e portarli di nuovo a concepire l’esistenza di quella Entità spirituale Suprema che dà la vita, la luce, la pace terrena ed eterna e gli fece dono della sua presenza in alcune visioni.
In una in particolare, tanto espressiva, quando si ritrovò presso il deserto della Palestina, e poco più avanti da dove era, quasi a dire dietro una collina, incomincò ad apparire una luce immensa, splendente e chiarissima seguita da una ruota di raggi lucenti allineati perfettamente, alternati uno più lungo uno piu’ corto, al centro un piccolo triangolo isoscele e all’interno nell’angolo destro un occhio di forma umano, poi dietro, man mano che saliva, appariva una una figura quasi astratta di una raffigurazione corporea, che nella sua ascesa sulla collinetta emanava tanta luce, quasi a illuminare l’immenso paesaggio intorno con delle lievi note di musica armoniosa, che in breve si tradussero in delle note più forti che risuonavano come un’osannazione a quella immagine di visione dell’Entità Spirituale Suprema, che poi, in un momento si fermò sopra i cirri poco più in alto della collinetta.
Le braccia pian piano si stavano alzando, per poi fermarsi fino all’altezza del torace, le mani erano aperte e dalla mano destra uscivano dei raggi di luce chiarissima, di intensità più di quella che si spandeva intorno, che, guardando bene uscivano dal centro di una croce a lati uguali impressa nella mano destra e si spandevano in direzione delle dita verso il basso. Poi il braccio incominciò a muoversi con un movimento ad indicare la sua benedizione a tutti gli esseri della terra, alla materia, allo spirito di tutti gli esseri umani. In un attimo il movimento si fermò come anche quelle note di musica, poi, guardando il viso anche le labbra, a quel punto il suo pensiero diventò piu’ attento a vedere, sentire e capire quel dono che lo Spirito Supremo gli aveva assegnato quale messaggere, nunzio di quella Dottrina Spirituale Universale a tutte le genti della terra, di tutti i popoli secondo il suo insegnamento su una roccia, dove qualche raggio di luce di tanto in tanto si rifletteva sulla scrittura dei dieci principi della fede in Dio Creatore Spirito Supremo, secondo la natura del creato, dove aleggia la sua presenza in ogni elemento naturale che lo forma. Poi in un momento tutto finì: era quello lo Spirito Supremo.
Chi avrà fede in sua vita nel Dio Creatore Spirito Supremo, la sua preghiera non sarà mai vana. Chi invoca il suo dio del nulla, è lui stesso già una nullità nella materia e nello spirito, è questo quanto prodotto dal cattolicesimo. Non servirà più raccogliersi attorno al suo simile idolo mitologico, nè appoggiarsi ad un bastone conficcato nella sabbia, o rifugiarsi in quell’espressione: così ci hanno insegnato i nostri avi servum pecus. Il principio, il valore assoluto indipendentemente da qualsiasi paragone, la perfezione, la grandezza, l’immenso, l’infinito, il verbo ordinatore e sotto il suo sguardo che dall’alto visiona la vita dell’universo e dello spirito, l’uomo vivrà la sua vita terrena e, poi, quella del Regno Spirituale Supremo dell’aldilà. Certo non quello cattolico che nei secoli ha unito il sacro al profano, come nella mitologia greca e dimenticò il suo Creatore. Finirà questa malformazione mentale, e se l’uomo sembra non stancarsi mai di ergersi a fattore di se stesso, Iddio Creatore Spirito Supremo continuerà a punirlo per i suoi errori: nessuno e niente può fermare il destino di ogni vita di ogni popolo.