La pietra lavica del Maestro Migliozzi al Museo di Domiziano a Roma
Calvi Risorta – L’artista e Maestro d’arte Nicola Migliozzi da Calvi Risorta ha esposto per sette giorni, nell’area archeologica del Museo Stadio di Domiziano, via di Tor Sanguigna, 3, Roma, quindici sue opere, le più recenti, in pietra lavica e due opere in olio su cartone. La mostra “Eros lo slancio vitale, l’arte, la passione e l’amore nel mito” curata dalla Tornatora Art Gallery, con la direzione artistica di Maria Grazia Londrino , è un viaggio nella storia attraverso l’Eros nella pittura lavica e oli su cartone. Ogni opera evoca atmosfera di un passato mitologico dagli dei greci alle antiche divinità romane raccontate attraverso una tecnica personalizzata e concettualmente sempre attuale. L’accademico, storico e critico d’arte Claudio Strinati per tale evento scrive “Questa mostra è forse la migliore occasione perché segna un punto fermo nella carriera dell’artista, schivo e appartato, ma in realtà attentissimo alle dinamiche culturali e spirituali del nostro tempo di cui è interprete acuto e profondo”. Numerosi e prestigiosi sono i lavori prodotti e i riconoscimenti conquistati sul “campo” dal Maestro Migliozzi. L’accademico prof. Marcello Carlino scrive “Non v’è dubbio che la materia con la quale lavora Nicola Migliozzi abbia un grande fascino. La pietra lavica, infatti, racchiude in sé una dimensione archetipa, perché ci riporta al fuoco, al cuore della terra, ai terrori ancestrali e alla fertilità vivificante, a ciò che è prima di ogni storia e a ciò che poi, nella storia dell’uomo, ha fortemente inciso segnandone gli eventi decisivi, e modificandone il corso. Migliozzi è sempre attento a marcare la presenza nella contemporaneità che è propria della sua arte. E questo attraverso una serie di segni – o registri di linguaggio e di stile – che rilevano la duplicità della rappresentazione, il suo essere ora e insieme in un altro tempo, qui e altrove”. Il direttore del Museo “Khaled al – Asad” di Aquino (FR), Marco Germani, di Nicola Migliozzi scrive “Si pone come uno sperimentatore che, attraverso una continua e indefessa ricerca, ha raggiunto da tempo elevati livelli espressivi, esplorando campi, temi e materiali d’arte sempre nuovi. Esaminando le varie fasi del suo cursus artistico il Maestro Nicola Migliozzi non solo non risulta mai simile ad altri artisti ma non si presenta mai uguale nemmeno a se stesso, trovando sempre nuove forme ed espressioni che lasciano trasparire la continua sperimentazione, ricerca e progressiva maturità dell’artista”. Il Maestro Migliozzi è autore di numerose e interessanti mostre personali: Museo Provinciale Campano di Capua (CE); Manifestazione “Arte della tavola” a Bruxelles; Museo Archeologico di Minturno (LT); Museo del Mare di Ischia (NA); Palazzo Ducale di Sessa Aurunca(CE); Città di Pompei(NA); Museo Archeologico Nazionale di Cassino (FR); Museo “Khaled al-Asad” di Aquino (FR); Chiostro di Santa Chiara (NA). Realizza diversi e significativi lavori per il Comune di Colle San Magno (FR); Convento “Madonna dei Lattani” di Roccamonfina (CE); Chiesa di Gioia dei Marsi (AQ); Monastero delle Trappiste di Vitorchiano (VT); Abbazia di Montecassino (FR); Chiesa di SS. Cosma e Damiano di Teano (CE); Chiesa di Santa Maria della Libera di Marcianise (FR); Abbazia di Fossanova (LT); Comune di Calvi Risorta (CE); Città di Sparanise (CE); Villa Medicea a Ottaviano (NA); Scuola Media di Pignataro Maggiore (CE); Città di Nola (NA); Museo Diocesano di Teano (CE); Convento Francescano di Casanova di Carinola (CE) e una Via Crucis ed un Crocifisso nella Basilica di Lourdes (Francia). L’Arista e Maestro Migliozzi nasce a Calvi Risorta nel 1952, dove risiede e opera. Studia all’istituto d’Arte di Cascano di Sessa Aurunca e poi successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Dal 1978 è docente di discipline Plastiche e Pittoriche all’Istituto d’Arte di Cascano. E’ membro, per un triennio, della Commissione giudicatrice, insieme a Cascella e De Grada, del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Dal 2002 collabora, come disegnatore, con la rivista “Punto Reale” e, sempre dal 2002, sperimenta la tecnica della pittura su pietra lavica e si citano solo alcune opere della sua ricca produzione: Il ratto di Proserpina, Come un sogno, Terra tremante, Esuberanza vitale, Preda d’amore, Amore ovidiano, Vorace Polifemo, Duplex amoroso, Riluttanza, Silente attesa e Il classico Eros.