Trump attacca
New York. Donald Trump va all’attacco degli alleati della Nato, accusandoli di non spendere abbastanza per la difesa e di approfittarsi degli USA, anche su questo terreno, come sul fronte delle politiche commerciali. “La pazienza degli Stati Uniti sta per finire”, minaccia il Presidente americano, con un durissimo affondo a circa due settimane dal summit di Bruxelles dell’Alleanza Atlantica. Non solo, visto che è imminente l’attesissimo vertice di Helsinki, con lo “zar” del Cremlino, Vladimir Putin, appare, con quest’ultimo, più che mai interessato (secondo molti osservatori) a dividere i Paesi occidentali.
La tirata d’orecchie di Trump, secondo quanto riporta il New York Times, è contenuta in una serie di lettere inviate, nel corso dell’ultimo mese, ai leaders di alcuni Paesi, tra cui la Cancelliera tedesca, Angela Merkel. In quest’ultima missiva il Presidente americano è severissimo con la Germania, accusandola di “minare la sicurezza dell’Alleanza Atlantica” e di rappresentare un cattivo esempio, spingendo altri alleati a non rispettare i propri impegni per quel che riguarda le spese militari. Un linguaggio crudo e senza peli sulla lingua, che non può che allontanare ancora di più Washington da Berlino.
“È sempre più difficile, scrive il tycoon alla cancelliera, giustificare agli americani il perché alcuni Paesi non condividono il peso della sicurezza nella Nato, mentre i soldati americani continuano a sacrificare le loro vite all’estero o a tornare a casa gravemente feriti”. Un passaggio questo, sottolinea il New York Times, che potrebbe lasciar presagire un riposizionamento della presenza militare americana nel mondo, se gli alleati non faranno e spenderanno di più per la loro sicurezza.
Tra le lettere spedite dalla Casa Bianca, anche quella al Presidente canadese, Justin Trudeau, e ai Primi Ministri di Belgio e Norvegia. Il tema di fondo è quello che Trump porta avanti fin dalla campagna elettorale, iniziata nel 2015: molti alleati Nato non stanno rispettando quanto stabilito nel vertice, in Galles, del 2014 , cioè di spendere il 2% del PIL nella difesa nazionale. Il risultato è che il peso della sicurezza, ha più volte denunciato Trump, alla fine ricade quasi tutto sulle spalle degli USA.
Così il vertice Nato di Bruxelles rischia ora di acuire lo scontro, senza precedenti, consumatosi con gli alleati storici degli USA, durante il recente G7 canadese, quando ha ordinato di ritirare la firma degli Stati Uniti dal comunicato finale, in seguito agli screzi sui dazi.
Una frattura che sembra diventare sempre più profonda e che in questa fase potrebbe favorire proprio Vladimir Putin, che punta alle divisioni, sul fronte occidentale, con l’obiettivo di porre anche fine alle sanzioni verso Mosca.