“Mai per gloria, solo in memoria. Loris e Daniele vivono”

Pozzuoli, parco Bognar, 2018: è qui che ricorre l’undicesima edizione del “Trofeo Loris e Daniele”. Si tratta di un torneo di calcio ideato da alcuni ragazzi residenti nel medesimo rione puteolano, nel cui campetto “completamente in cemento, tanto affascinante quanto pericoloso”, hanno vissuto le estati più calde, si sono raccontati i primi sogni, ed in cui sono cresciuti insieme. In quel luogo sacro e fortemente significativo, si commemorano Loris Di Roberto e Daniele Del Core, due ragazzi che nel 2006 hanno perso la vita, per motivi di gelosia: è così che i più vicini, o meglio gli “amici del Bognar” organizzano nel 2008, a un anno e mezzo dalla tragedia, la prima edizione di un evento che si porterà avanti con singolare successo. “Volevamo fare un memorial che onorasse Loris e Daniele, e organizzammo questo torneo tra i vari quartieri di Pozzuoli. La risposta fu clamorosa: già dalla prima partita le gradinate del Bognar furono piene.”. Servizi Rai, giornali locali, documentari: ormai divenuto un fenomeno sociale, il Trofeo non equivale semplicemente ad un torneo di calcio, bensì ad una festa, divenuta ormai imperdibile appuntamento estivo, per omaggiare Loris e Daniele a modo dei loro amici e familiari. C’è stata nel 2013 e 2014, la telecronaca, con “Tutto il Bognar Minuto per Minuto”, a cura di Giulio Alfano e Nico Erbaggio; un attivissimo sito internet. Una cura ed un’attenzione a dir poco ammirevoli, non solo da chi conoscesse i due ragazzi: nel corso degli anni il Trofeo Loris e Daniele ha avuto svariate categorie a cui parteciparvi, under 10, under 14 e under 18, oltre a quella “dei grandi”: un totale di circa 1600 persone coinvolte in undici anni, oltre alle migliaia e miglia di spettatori che hanno riempito le gradinate. Nelle precedenti dieci edizioni il Trofeo è durato fra le 5 e le 6 settimane, con le partite che si svolgevano nel tardo pomeriggio; quest’anno invece per impegni lavorativi e quant’altro, il Trofeo, inaugurato il 3 luglio, è stato concentrato tutto in un giorno, con partite più brevi e giocando fino a notte fonda, grazie all’installazione di riflettori. Dopo 11 estati, centinaia di partite nel sole estivo, continua a rimbombare nei cuori, fra le corse su quel campetto in cemento: Mai per gloria, solo in memoria. Loris e Daniele vivono.

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